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SEI UN LEVABOLLI? Vuoi sapere dove è grandinato? ITALIA, EUROPA, MONDO
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PROBABILE EVOLUZIONE METEO 15-21 Marzo
Stiamo affrontando uno dei periodi più dinamici e variabili dell’anno. Tale considerazione ci porta a considerazioni varie, consapevoli che il trend sul lungo termine è di difficile previsione. Ma guardando alle dinamiche atmosferiche, complesse certo ma in qualche modo contemplabili con più accuratezza, suggeriscono un periodo sicuramente perturbato durante il quale non mancherà occasione per altri incursioni fredde da nord.
In tal senso anche i modelli matematici di previsione individuano movimenti in atmosfera consistenti, orientati a far scivolare aria fredda verso sud e a portare aria mite verso nord. Ciò rientra nella normalità sopratutto della prima parte della Primavera, nelle regioni polari avviene un imponente cambiamento.
I cambiamenti di circolazione atmosferica nelle regioni polari inducono variazioni anche nelle basse latitudini, ma non ovunque sono di uguale misura. Per intenderci, se tali variazioni generano ondate di freddo, queste avvengono sparse nel nostre Emisfero, e ciò non significa che le avremo in Italia.
Per prevedere con maggior accuratezza, e sempre con l’intesa che saranno nel seguito da confermare, utilizziamo sopratutto i modelli matematici di previsione meteo, che per altro necessitano di valutazioni nel loro insieme delle varie emissioni.
L’Italia, come si scrive da tempo, potrebbe rientrare all’interno delle dinamiche di correnti settentrionali e quando facciamo riferimento a masse d’aria provenienti da nord stiamo parlando di aria fredda artica. Ecco perché crediamo che le nostre regioni potrebbero essere destinate ad affrontare nuove ondate di maltempo e temperature altalenanti, perché la dinamicità del periodo diverrà ancor più marcata.
CHE PROBABILITA’ CI SONO?
Lasciamo stare le vere e proprie bufale che girano in rete. Si parla di Buran, di gelo siberiano, ma a nostro avviso non ci sono i presupposti perché ciò avvenga. Si va incontro al naturale decadimento del Vortice Polare, che con l’avanzare della stagione perde tutte le sue caratteristiche e non potrà avere gli stessi connotati di gelo che aveva a febbraio.
Il freddo potrebbe (verbo al condizionale che vuole intendere, da confermare) arrivare, questo sì e lo ripetiamo. Freddo che sarebbe di matrice artica e che, badate bene, potrebbe produrre maltempo ben più incisivo rispetto alle ondate di gelo provenienti da est. Questo perché i contrasti termici che andrebbe a innescare esalterebbero la fenomenologia ed ecco che le nevicate potrebbero spingersi a quote relativamente basse.
NORMALITA’, QUESTA LA PAROLA D’ORDINE
Proprio così, dobbiamo parlare di normalità perché quanto descritto sinora rientra appieno nelle caratteristiche del mese di marzo. C’eravamo abituati a repentini ingressi della bella stagione, magari con ondate di caldo premature, quest’anno invece si potrebbe tornare indietro di un po’ di tempo. Ai tempi che vedevano marzo quale mese più pazzerello della serie dei 12.
IL TREND METEO CLIMATICO DEL LUNGO TERMINE
Quindi, ricapitolando, ci aspettiamo nuove fasi di maltempo a causa di impulsi d’aria fredda provenienti dai quadranti settentrionali. Freddo che farà calare le temperature, mantenendole su valori prossimi alle medie del periodo. Ovviamente non mancheranno gli sbalzi termici, considerate che nelle naturali pause tra i diversi peggioramenti avremo modo di apprezzare il crescente riscaldamento diurno. Come detto le precipitazioni, considerando l’andamento delle temperature, potrebbero facilitare anche delle nevicate a bassa quota (detto che chiaramente non possiamo minimamente ipotizzare a quali altitudini, vista l’ampia distanza temporale).
IN CONCLUSIONE
Primavera che avanza, inesorabile, primavera che però dovrà sottostare ancora a qualche diktat invernale di una certa rilevanza. Non dimentichiamoci che marzo, in passato, è stato in grado di portare irruzioni fredde tali da far impallidire anche i mesi invernali.
Ovviamente dipenderà dalla stagione, ovviamente dipenderà da tutta una serie di elementi di cui s’è già discusso nei precedenti articoli. Restate sintonizzati.
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