L’evoluzione meteo che si spinge sino a circa 10 giorni di validità prospetta un abbassamento di latitudine delle vaste aree di bassa pressione associate al Vortice Polare. Queste le possiamo osservare nella mappa che segue, in violetto.
Nel cerchio abbiamo evidenziato in tutte le cartine la posizione dell’Italia, la quale continuerà ad essere interessata da un’alta pressione, con alcune criticità, ed anche da impulsi d’aria fredda. Ma al nord d’Europa ci saranno dei cambiamenti che potrebbero riguardarci più avanti. Un’altra novità rilevante sarà la formazione dell’anticiclone russo siberiano in Siberia, anche se in una posizione meridionale, in quanto il Vortice Polare continuerà ad essere vigoroso come non mai.
Nella cartina qui sopra vediamo che le grandi basse pressioni collegate al Vortice Polare sembrerebbero abbandonare il Nord America, che sarebbe interessato da alta pressione, con accentuazione delle anomalie climatiche. In genere quella parte del nostro Emisfero è soggetta a ricorrenti tempeste di neve con gelo. Ma anche da loro ci saranno cambiamenti, in quanto è previsto un calo termico generale.
La cartina qui sopra indica il vento al suolo (10 metri) previsto tra 10 giorni. È ben visibile come la ventilazione oceanica prenda vigore, raggiungendo le coste occidentali europee sino alla Francia del nord, investendo direttamente il mare del Nord e la Scandinavia.
Evidenziamo di nuovo una ventilazione sostenuta da settentrione sul Mar Egeo, ciò a causa del continuo flusso di aria fredda (non gelo russo) che avremo nei prossimi giorni. Una parte dei Balcani, la Grecia e la Turchia saranno interessate da clima frequentemente rigido, con temperature di poco sotto la media, tantoché si stanno verificando già abbondanti nevicate, e ne sono previste altre nei prossimi giorni.
La cartina qui sopra rappresenta l’attuale situazione: è una previsione a tre giorni. Vediamo il Sud Italia influenzato ancora dall’aria fredda in discesa in questo week-end d’Epifania, mentre gran parte dell’Europa dovrebbe avere temperature sopra la norma. I colori di arancione e soprattutto quasi rosso osserviamo che saranno presenti in tutta la Russia, in particolare in Siberia, dove l’anomalia termica in positivo raggiunge anche i 20° centigradi rispetto alla media.
La cartina sopra indica il trend meteo termico a 10 giorni ed intravede delle consistenti novità: innanzitutto un sensibile raffreddamento della parte occidentale del Nord America, con temperature pesantemente sotto la media. In Europa la situazione termica appare quasi invariata. Ma ciò che è importante osservare è il calo della temperatura in Siberia, dove i valori da 20°C sopra la media scenderebbero a circa 10° C, sempre sopra la norma.
Si andrebbe a realizzare un incremento del freddo per la presenza dell’anticiclone.
L’analisi meteo climatica dell’emisfero Nord illustra il persistere di un’anomalia climatica considerevole diffusa, derivante da fortissimo Vortice Polare, il quale presenta i primissimi segnali di cedimento, ma siamo ben lontani da uno Split, ovvero quella condizione che poi innesca ondate di gelo a catena nell’Emisfero Nord. La sua energia è da record, ed eccezionali potrebbero essere le conseguenze future, sempre che non perda vigore in loco (ma è un’ipotesi remota).
Sopratutto, ci sono i primi segnali di cambiamento verso il fine mese, come vedremo in altre analisi meteo, questi potrebbero avere un’influenza su buona parte d’Europa, con il cedimento di forza dell’alta pressione europea.
ATTENZIONE: come abbiamo evidenziato in tutti i nostri approfondimenti, queste non sono previsioni meteo, ma linee di tendenza su vasta scala peraltro da confermare.
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– ANCONA