PROBABILE EVOLUZIONE METEO 10-16 Aprile
Eccoti ‘Aprile che non ti aspetti, è appena iniziato e sembra volerci proporre un cambiamento di scenario rilevante. Il freddo è sparito, e si stanno manifestando le prime timide ventate d’aria tiepida.In una visione d’insieme lo scenario di i Alte e Basse Pressioni sul continente europeo presuppone modifiche rilevanti nella loro distribuzione.
Un ruolo ancora master dovrebbero averlo le perturbazioni atlantiche o comunque i Vortici di Bassa Pressione provenienti dal vicino Oceano. Anche se ci sono dei ma, ovvero non possiamo dare per certe le tendenze a lungo termine. E queste davano sino a qualche giorno fa possibili condizioni di assenza di pioggia o quasi al Sud, per poi variare tendenza, e quindi prospettare la prosecuzione di una discreta piovosità.
COSA DICONO I SUPER CALCOLATORI
I modelli matematici di previsione prospettano traiettorie perturbate inizialmente più occidentali, verso la Francia e la Penisola Iberica, ma ciò sarà da confermare. Se tale evoluzione si verificasse, avremmo i primi episodi di Anticiclone africano, che così avrebbe strada libera sul nostro Paese. Va detto comunque che al momento non s’intravedono pericoli legati alla persistenza di questo tipo di circolazione atmosferica.
Anzi, ci sono possibili nuove aree di Bassa Pressione che foriere di pioggia, si sposteranno verso le regioni del Sud Italia, ma ormai saranno meno frequenti rispetto a quanto abbiamo visto questi mesi.
ANTICICLONE AFRICANO
L’anticiclone africano è una figura barrica proveniente dal Nord Africa, e quella che durante le estati dell’ultimo ventennio ha prodotto le ondate di calore. La sua precoce vicinanza, non è rassicurante per la prossima stagione estiva. Tuttavia non possiamo fare previsioni climatiche solo sulla base di ciò.
PRIMAVERA STAGIONE DELLE PIOGGE
La primavera è una delle stagioni di eccellenza per le piogge soprattutto per il Nord Italia, dove in questa stagione si concentra circa il 30% della piovosità annua.
AL CENTRO SUD, INIZIERA’ A PIOVERE SEMPRE MENO
Secondo la statistica meteorologica, al centro-sud Italia, dal mese di aprile inizierà a piovere sempre meno. Qui l’influenza del clima mediterraneo determina la siccità estiva. Un classico di questo clima.
In questa parte d’Italia, tuttavia, aprile e a maggio non sono mesi di siccità, e la pioggia tornerà seppur con irregolarità, con minore frequenza e quantità rispetto all’inverno, stagione in cui c’è stato il picco massimo di piovosità annua.
ONDATE DI CALDO O CLIMA TIEPIDO
Avremo un sali e scendi della temperatura, ovvero degli sbalzi termici, ciò suggerisce un adeguamento dell’abbigliamento che dovrebbe essere a strati. Ovvero dovremmo indossare un abbigliamento che ci protegga dal fresco del mattino o del cambiamento del tempo, ma anche che ci liberi dalla calura pomeridiana.
ANOMALIE TERMICHE
Quanto scritto pocanzi trova ragion d’essere anche nelle proiezioni termiche, dalle quali si evince una certa tendenza verso temperature più alte delle medie climatiche di riferimento. Interessante evidenziare anche un altro aspetto, ovvero che si prospetta una certa alternanza o saliscendi che dir si voglia.
Tale altalena termica troverebbe ragion d’essere proprio nella non persistenza dell’Alta Pressione del nord Africa, spesso ostacolata da quelle stesse perturbazioni in rotta sull’Europa occidentale. Ecco allora che l’intervento d’instabilità o persino di maltempo andrebbe a far calare i termometri in modo convincente e comunque smorzando eventuali “caldi di stagione”.
RISCHIO VIOLENTI TEMPORALI
In un contesto di dinamicità così rilevante, tra Alta Pressione e incursioni perturbate, potrebbero inserirsi i primi vivaci contrasti termici stagionali. Non dobbiamo trascurare anche un altro elemento, ovvero che le acque superficiali dei nostri mari inizieranno a scaldarsi ed eventuali passaggi d’aria fresca esalterebbero ulteriormente i fenomeni atmosferici. Chiaramente stiamo parlando di temporali, anche con il rischio di grandinate, ma comunque di fenomeni assolutamente normali per il periodo.
GRANDINE
La primavera porta un clima decisamente più mite di quello che ci ha accompagnato gli ultimi mesi (beh, era inverno, adesso è primavera). Un cambiamento meteo rilevante che il corpo umano percepisce anche con un po’ di sofferenza, tra cui la stanchezza. Ma uno dei cambiamenti atmosferici più rilevanti è che in molte regioni italiane tornano i temporali. E con i temporali si possono avere anche grandinate.
La grandine è una meteora ghiacciata che a contatto con il suolo genera frastuono. Può occasionalmente cagionare danni ai beni, mentre sono più frequenti i danni in agricoltura, in specie in questo periodo di risveglio vegetativo.
IL TREND METEO CLIMATICO DEL LUNGO TERMINE
Concentrandoci sul periodo oggetto d’analisi possiamo dirvi che inizialmente si potrebbe assistere a condizioni di stabilità, quindi di bel tempo in modo particolare al Centro Sud e tra le due Isole Maggiori. Qui le temperature potrebbero risultare diffusamente superiori alle medie del periodo.
Il Nord, invece, potrebbe già ricevere i primi intensi temporali a causa delle infiltrazioni d’aria umida provenienti dall’Europa occidentale e prima ancora dall’Atlantico. In un secondo momento tali infiltrazioni diverrebbero più consistenti preannunciando l’approssimarsi di perturbazioni più organizzate e quindi peggioramenti diffusi e consistenti. Come già evidenziato, potrebbero verificarsi temporali localmente violenti.
INSOMMA
Giunge il periodo clou della stagione primaverile e, quest’anno sembra che la stagione potrebbe seguire il corso naturale degli eventi atmosferici. Non stupiamoci se arriveranno i primi caldi, non stupiamoci neppure dei primi violenti temporali (peraltro ne abbiamo già avuto diversi proprio sul finire di marzo). Fa tutto parte del gioco delle parti.
Il gioco delle parti è determinato dal contrasto di diversissime masse d’aria. Nel nord Europa fa ancora freddo, nella vicinissima africana il caldo è rovente soprattutto nel deserto del Sahara, da dove ogni tanto giungerà uno sbuffo d’aria calda.
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