La formazione ciclonica settentrionale è così composta: Adheld (993 hPa) arrembante in pieno Atlantico settentrionale; Yannic diviso in due tronconi di cui il primo (980 hPa) imperante al centro del Mare di Norvegia ed il secondo (994 hPa) incisivo sopra i cieli finlandesi; Xaver (990 hPa) defilato sulla Penisola di Kola; Zoran (997 hPa) strategico avamposto meridionale incastonato sopra la Danimarca ed intento a dirigere le manovre della saccatura scandinava.
A questa enorme struttura depressionaria, che si sta spingendo massiccia sino al Continente, cerca di opporsi il caldo scudo azzorriano forte di un picco a 1033 hPa e speranzoso di trovare valido alleato nell’accorrente anticiclone subtropicale (1015 hPa), in scalata latitudinale sopra la nostra Penisola.
L’enorme copertura nuvolosa associata al gigantesco complesso ciclonico settentrionale europea troneggia imperiosa al centro dell’immagine satellitare mattutina.
Le piogge seguono soprattutto l’andamento verticale della saccatura scandinava, bagnando le capitali tedesca, austriaca e ceca. Altrove cieli coperti senza fenomeni di particolare rilievo.
La Penisola Iberica ritrova le elevate temperature (circa 30°C) ed i cieli limpidi classici del dominio anticiclonico.
L’aria fresca in quota disturba ancora i cieli settentrionali italiani, spettatori di una ritrovata stabilità centro-meridionale. Punte variabili al nord-est, sede finale dell’affondo scandinavo.