Gli scienziati della NASA hanno da poco individuato nel mare di Amundsen un nuovo enorme iceberg staccatosi dal ghiacciaio di Pine Island, a occidente della Penisola Antartica. Un team di National Geographic ne ha documentato il sorvolo, mentre l’aereo scendeva di quota sopra l’enorme distesa bianca.
Questo è uno dei ghiacciai più studiati al mondo in quanto è uno di quelli che stanno subendo rapide trasformazioni. Il nuovo iceberg, ribattezzato dagli scienziati B-46, si ritiene sia grande circa 180 km quadrati, oltre tre volte le dimensioni di Manhattan. I rilievi alle sue estremità sono alti tra i 50 e i 70 metri.
L’iceberg B-46 si ritiene si sia staccato verso il 27 ottobre. Mano a mano che si va sciogliendo, soprattutto a causa dell’acqua marina calda trasportata sotto la sua superficie galleggiante dalle variazioni del vento e dalle correnti, contribuisce all’innalzamento del livello del mare.
La velocità di distacco dell’iceberg ha sorpreso gli scienziati. E quando si è creato potrebbe aver inglobato altri iceberg più piccoli. Effettivamente l’iceberg è così grande e recente, e ancora così vicino all’adiacente ghiacciaio che è difficile da riprendere per intero da un’altitudine di 450 metri.
Oltre che dal principale canyon di ghiaccio, è attraversato da una serie di fratture minori che indicano come stia già iniziando a rompersi in pezzi più piccoli. B-46 continuerà probabimente a sgretolarsi ulteriormente nelle prossime settimane in base all’andamento dei venti e delle correnti dell’Oceano Antartico.
Per quanto sia una massa di ghiaccio enorme, B-46 non è assolutamente da record. Nel 2015 il ghiacciaio di Pine Island ha visto staccarsi un iceberg di quasi 600 chilometri quadrati e nel luglio del 2017 un’altro di 5800 chilometri quadrati si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio del Larsen C, nella Penisola Antartica.