La causa, probabilmente, fu la caduta di un asteroide nell’Oceano “marziano”. In effetti è da tanti anni che i ricercatori stanno cercando di dimostrare che anche su Marte esistevano degli oceani ma finora non era stato possibile trovare prove sufficienti. Già un altro gruppo di ricercatori aveva affermato che milioni d’anni fa un potente tsunami colpì il Pianeta Rosso, ma poi non riuscirono a trovare il cratere che potesse giustificare la caduta di un asteroide e il successivo sconvolgimento.
L’attuale gruppo di ricerca pare sia riuscito a svelare l’arcano, tanto che in un articolo pubblicato sul Journal of Geophysical Research, si spiega come lo tsunami abbia contribuito alla genesi di un determinato tipo di rocce. Studi digitali avanzatissimi avevano permesso di scoprire formazioni rocciose uniche ma la loro origine venne considerata vulcanica o glaciale, mentre ora si pensa che siano state create da un potente tsunami.
Non solo. Il gruppo di studio ritiene di aver trovato un cratere: il Lomonosov, situato nelle pianure del nord, sarebbe il risultato di un asteroide caduto nell’Oceano settentrionale. L’impatto avrebbe dato vita a un ciclopico tsunami capace di lasciare enormi depositi.