La fase perturbata in arrivo da domenica si farà poi notare per il rilevante fenomeno dei venti molto forti meridionali, che accompagneranno aria più mite con un brusco aumento delle temperature. I forti venti saranno innescati dal forte gradiente barico fra la depressione sulla Francia e l’anticiclone sui Balcani.
Venti di libeccio, austro e scirocco soffieranno davvero impetuosi in avvio di settimana, specie sulle regioni tirreniche ed in Liguria. I venti rinforzeranno parecchio anche in Adriatico, ove potrebbero poi dare origine all’acqua alta sulla Laguna Venezia.
Le raffiche potranno raggiungere anche punte di oltre 100 km/h in alcune aree della Penisola, ma i picchi di vento più tempestosi sono attesi sui crinali esposti alpini ed appenninici, ove si potrà facilmente sfondare oltre la soglia dei 120/130 chilometri all’ora.
Questi venti saranno causa anche di ingenti mareggiate, soprattutto sui bacini di ponente dove imperverserà il burrascoso libeccio. Onde alte oltre 4/5 metri dovrebbero impattare verso le coste liguri, del nord-ovest della Sardegna, ma in parte anche sul Tirreno verso la Toscana e l’Alto Lazio.