La tradizione popolare ha associato al ritorno del freddo il detto dei “Santi di Ghiaccio” (San Bonifazio, San Pancrazio), in quanto nei giorni tra il 09 ed il 13 Maggio si assisterebbe ad un ritorno di temperature invernali, magari accompagnate da nevicate a quote montane piuttosto basse.
Stavolta la tradizione non è del tutto errata, in quanto Maggio è un mese che introduce la stagione estiva, ma presenta spesso, a seconda delle annate, dei ritorni improvvisi di freddo.
Tanto che, oltre a dei record di temperatura ben superiori ai +30°C, abbiamo anche delle gelate in pianura che sono sempre possibili, seppur rarissime.
Scorrendo comunque le statistiche di questo mese pubblicate dall’Aeronautica Militare, notiamo alcuni estremi termici e pluviometrici di notevole importanza.
Scopriamo così che a Torino, nel Maggio del 1957, la temperatura minima scese fino a -2,3°C, ed a Milano fino a -0,8°C.
Anche Firenze ha toccato più volte una temperatura di +1,0°C (nel ’57, nel ’62 e nel 1970), e Grosseto scese fino a -0,2°C nel 1962 (anno che fu caratterizzato da grandi condizioni di siccità primaverile ed estiva).
Perfino una città meridionale come Napoli toccò +1,0°C di minima nel Maggio del 1957.
Al contrario, Milano raggiunse i +31,9°C nel Maggio del 1999, e +31,8°C l’anno prima, mentre Trieste arrivò a +32,0°C nel Maggio 1982, e Firenze +34,0°C nel Maggio 1967.
Notevolissimi i + 39,1°C raggiunti da Bari nel Maggio del ’53, così come i +38,5°C toccati da Catania nel Maggio 1966.
Riguardo alle forti precipitazioni verificatesi in questo mese, si ricordano i 104 mm in 24 ore caduti a Torino nel 1957, così come i 92 mm caduti a Milano nel Maggio dello stesso anno.
Anche Firenze ebbe 83 mm in 24 ore nel Maggio 1967, e Roma Fiumicino ben 130 mm nel Maggio del 1988.
Il record, tuttavia, appartiene a Messina, quando nel Maggio del 1963 caddero 203 mm di pioggia in 24 ore.
Dunque, un mese che alterna prevalenti condizioni estive con alcuni anni in cui si verifica un ritorno a condizioni di inizio Primavera.