L’uragano Lorenzo è stato uno degli argomenti meteo principali degli ultimi giorni. Non poteva essere altrimenti, visto e considerato che si è trattato di un qualcosa senza precedenti. Ora, dopo aver spazzato le Azzorre come uragano di categoria 1, è avvenuta la transizione in struttura ex-tropicale e sta puntando l’Irlanda.
La domanda che ci si è posti, e che ci si ponte tuttora, è la seguente: quali conseguenze meteo climatiche per l’Europa? Sull’Irlanda sono già state emesse allerte di vario genere, riguardanti principalmente le forti raffiche di vento, le violente mareggiate e il rischio di inondazioni lampo.
Spostandoci a ovest gli effetti sono stati ben altri. Sulla Penisola Iberica, ad esempio, in questo momento è presente un promontorio anticiclonico che sta portando un’ondata di caldo in particolare sui settori meridionali.
Per quanto riguarda l’Italia, invece, parliamo di influenze secondarie perché ovviamente non siamo coinvolti dal ciclone extra-tropicale, ma quanto sta accadendo sulle nostre regioni è comunque frutto dello sconvoglimento barico avvenuto sull’Atlantico orientale. Dobbiamo necessariamente tornare sull’Alta Pressione iberica perché è qui che si sta giocando la partita.
Alta Pressione che, spingendo verso nord, ha facilitato la discesa d’aria fredda verso il Mediterraneo centro orientale. Badate bene, la struttura anticiclonica avrà un ruolo fondamentale anche nei prossimi giorni e segnatamente all’inizio della prossima settimana.
Persistendo in loco, sulla Penisola Iberica, continuerà a spingersi a nord dirottando un nuovo impulso di aria fredda verso sud. Da quel momento in poi dovremo monitorare attentamente l’evoluzione perché a quanto pare potrebbe svilupparsi una goccia fredda al Sud Italia. Goccia fredda che, se confermata, potrebbe arrecare severo maltempo in diverse regioni d’Italia.
Come vedete pur trattandosi di un uragano transitato a migliaia di chilometri da noi è stato capace di condizionare pesantemente l’impianto circolatorio del Vecchio Continente.