LA RINFRESCATA C’E’ STATA: osservando le anomalie termiche di questi primi giorni di luglio emerge, evidente, un autentico ribaltone. L’affondo depressionario che ha interessato mezza Europa ha consentito un tracollo termico sostanziale. Siamo passati da deviazioni positive, pesanti, a deviazioni di segno opposto (rispetto alla media trentennale 1981-2010). Qui in Italia abbiamo avuto un ritorno alla normalità su gran parte del Centro Nord e Sardegna (nelle regioni settentrionali ha fatto più fresco) mentre al Sud insistono (nonostante le diminuzioni) anomalie positive importanti.
ALTA AFRICANA, CI RISIAMO: se è vero che in questi primi giorni di ritorno dell’Alta Pressione non avremo chissà che caldo, è altrettanto vero che nella seconda parte settimanale dovremo affrontare rialzi termici imponenti. Stavolta soprattutto al Centro Sud, mentre il Nord potrebbe usufruire di infiltrazioni d’aria fresca.
LA GOCCIA FREDDA: infiltrazioni dettate dall’intervento di una goccia fredda atlantica che, pur in dissoluzione a contatto con l’Anticiclone, dovrebbe riuscire a scatenare violenti temporali proprio al Settentrione. Da valutare eventuali effetti sulle altre regioni, più che altro sulle Centrali, mentre al Sud ecco che l’Alta Pressione dovrebbe rispedire l’assalto al mittente.
PROSPETTIVE AFRICANE: proiettandoci oltre, ecco che i modelli indicano un’accelerazione africana importante. Che significa? Semplice, che il caldo potrebbe realmente ripresentarsi in forze. Caldo, afa, calura: chiamatela come volete. La speranza è che il flusso atlantico, visto in avvicinamento alle Alpi, sia capace di arginare – almeno in parte – la vigoria altopressoria. Ci riuscirà? Ai posteri l’ardua sentenza.
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