Inutile girarci attorno: da qui a 7-10 giorni l’attenzione sarà tutta rivolta alla probabile ondata di gelo che colpirà l’Europa.
Difficile, visto lo sconquasso atmosferico in atto, che possano esserci ribaltoni improvvisi. Per intenderci, difficile che il gelo venga totalmente cancellato. Ciò che ancora non è dato sapere è l’esatta traiettoria che seguirà e quindi se l’Italia rientrerà o meno tra gli obbiettivi principali.
Carte alla mano l’ipotesi più accreditata è un coinvolgimento del Centro Nord, soprattutto nelle regioni Settentrionali si potrebbero realizzare condizioni di gelo intenso. Per darvi un’idea di quel che potrebbe accadere abbiamo scelto di mostrarvi una mappa delle anomalie previste per il 1° marzo. Anomalie termiche a 850 hPa, che corrispondono a circa 1500 metri di quota in atmosfera standard.
Ora, inutile dirvi o farvi notare le tonalità dal viola al porpora. Non blu, badate bene, dal viola al porpora! Stiamo parlando di aria gelida proveniente dalle steppe siberiane, che andrebbero ad innescare un vero e proprio tracollo delle temperature.
Si scorgono anomalie negative superiori a 15°C (rispetto alla media trentennale 1981-2010) su gran parte del Nord Italia e in parte delle regioni Centrali, a seguire la Sardegna con 8-10°C in meno, idem alcune aree del Mezzogiorno (sino a Campania, nord Puglia e parte della Basilicata).
Se tali anomalie, proposte dal modello matematico europeo ECMWF, dovessero trovare riscontro si tratterebbe di un evento rilevante. Non sappiamo ancora se eccezionale o meno, ma sicuramente rilevante. Continueremo a monitorare l’evoluzione perché le condizioni a contorno potrebbero mutare repentinamente. Restate sintonizzati quindi…