Erich, nuovo velleitario ciclone a 1015 hPa proveniente dall’Atlantico, scavalca la Bretagna e si posiziona sulla Svizzera. Lì trova il muro anticiclonico subtropicale (1021 hPa) posto a protezione dell’intera fascia centro-meridionale europea.
L’ondata di calore è in fase acuta e si protrae sull’intero Continente. I Paesi centro-orientali beneficiano del lento movimento dell’anticiclone mitteleuropeo Waltraud (1021 hPa), capace di confinare le turbolenze artiche (1011, 1012 e 1014 hPa) alle latitudini a loro più consone.
Sulle Isole Britanniche, sede di soventi formazioni depressionarie, si assiste al disgregamento del ciclone Detlef (1006 hPa), in esaurimento verso nord con le sue ultime scariche occlusive.
Le nubi apportate da Erich sopra i cieli franco-svizzeri determinano una leggera alterazione meteorologica in mezzo al profondo mare altopressionario continentale. Temporali si concentrano su Zurigo strizzando l’occhio anche ai versanti alpini occidentali.
Le nubi si estendono a sud-ovest sino alla Spagna e ad est sino alla Polonia, con piogge sparse specialmente a carattere di rovescio tra Francia, Germania e nord polacco, dove soprattutto nelle ore centrali della giornata potranno prodursi anche temporali di forte intensità, e testimoniando la costanza con cui le aggregazioni instabili nordatlantiche continuino la loro opera di aggressione al Continente.
Ad estremo oriente si nota un leggero break occlusivo sui cieli moscoviti causato dallo scontro termico tra la porzione orientale di Waltraud ed le influenze depressionarie sovietiche settentrionali.