Osservando le linee di tendenza proposte dai modelli matematici di previsione, emerge qualcosa che era nell’aria. Spesso vi abbiamo parlato del rischio di un’acutizzazione dell’instabilità atmosferica sull’Italia, ma quello che invece emerge dagli elaboratori è ben oltre, in quanto si intravede un’anomalia climatica continentale che potremmo definire di pesante rilevanza.
Vi abbiamo parlato del caldo assurdo, record che ha interessato l’Algeria sahariana, cosa non vista dai modelli matematici stagionali. Poi ogni giorno descriviamo di eventi meteo estremi che succedono in varie parti d’Europa, ma anche in Italia.
Nel frattempo, nelle Isole Britanniche e buona parte della Scandinavia proseguirà la calda Estate 2018. Pensate che in Inghilterra sono in secca i fiumi.
In Italia non di certo farà freddo, ma si avrà una situazione favorevole alla genesi non sono di temporali, ma di importanti aree di bassa pressione che sono insolite nel mese di luglio, ed anzi possiamo considerarle eccezionali.
Il clima mediterraneo è notoriamente asciutto durante il semestre estivo, con un picco di siccità che mediamente ha una durata di circa due-tre mesi, in quanto le masse d’aria secche del Sahara tendono a spostarsi verso nord. Nel frattempo, il clima mediterraneo viene poi mitigato dalle sue acque, oltre che dall’influenza dell’oceano Atlantico, e le Estati sono calde e asciutte, ma non caldissime.
Da un po’ di anni osserviamo un’estremizzazione climatica, c’è chi arrampicandosi negli specchi, proclama che il clima è normale, e che le anomalie climatiche sono un’invenzione. Orbene, ciascuno è libero di pensare quel che vuole, ma tuttavia quanto scriviamo è ampiamente evidenziato dalla scienza e dai rilevamenti meteorologici.
Se le previsioni saranno confermate, al caldo estivo, che pare tenere per buona parte di luglio, si dovrebbe associare una spiccata variabilità atmosferica, derivante dal transito insolito e ricorrente, di aree cicloniche che avrebbero similitudini con quelle che mediamente sono osservabili nel mese di Settembre.
A questo punto verrebbe da pensare che ci stiamo giocando l’Estate, perché se avremo molti più giorni di pioggia rispetto la media, pur mantenendo sempre un po’ di ottimismo nel rispetto degli operatori turistici e di chi ha prenotato per le vacanze, ma soprattutto considerando che le previsioni a medio lungo termine andranno confermate, la riflessione che si potrebbe fare e che ci sarebbe il rischio di avere anomalie climatiche che potrebbero darci l’idea di un’Estate sottotono, o di una non Estate.
Di certo definire non Estate è una stagione in cui mediamente la temperatura sale sopra 30°C ci pare fuori luogo, perciò potremmo definire che ci sarebbe il rischio di avere un periodo estivo con caldo e instabilità atmosferica ricorrente.
Ma c’è la variante ITCZ, un mostro per l’Italia, una corrente che spinge esageratamente verso nord le masse caldissime del Sahara, come è avvenuto l’Estate 2017. Ebbene, qualcosa di analogo è avvenuto questi giorni nel Sahara, e per fortuna nostra si è fermato sulla Catena dell’Atlante, ostacolato dalle correnti oceaniche.
Il clima terrestre sta cambiando, gli scienziati ce lo dicono da tempo, vengono pubblicate decine e decine di ricerche in merito. Alcune pubblicazioni prospettano un futuro non lontanissimo persino drammatico. Eppure quando in Italia pubblichiamo articoli che annunciano sconvolgimenti del clima, questi sono definiti meteo terrorismo.
In quest’ultimo periodo abbiamo visto violente nubifragi, grandinate, trombe d’aria, insomma fenomeni atmosferici davvero intensi che quotidianamente interessano alcune lande d’Europa, e in alcuni periodo anche l’Italia. Quanto descritto è meteo estremo. Termine che a taluni non piace, ma nella sua interezza, questo non è meteo normale, è un tempo esagerato, estremizzato, che non ci appartiene.
L’Europa vive una sorta di clima più continentale rispetto alla sua media climatica.