Altre due settimane, o poco più, e il calendario meteorologico proporrà l’esordio dell’autunno. Poi dovremo attendere ulteriori tre settimane affinché anche l’astronomia ci proponga il passaggio di testimone.
Ma i segnali del cambiamento, più o meno consistenti, potrebbero manifestarsi improvvisamente. Quando? Stante i modelli matematici di previsione qualcosa d’importante accadrebbe a fine mese. Le perturbazioni atlantiche, sempre più incisive, potrebbero incattivire una struttura ciclonica sul nord Europa.
In Italia avremo ancora l’Alta Pressione, questo è vero. Così come è vero che continuerà a far caldo. Ma non sarà il caldo record delle settimane scorse, sarà un caldo “tipico” delle estati degli ultimi decenni (il concetto di normalità stagionale, rispetto alle classiche medie trentennali, andrebbe forse rivisto). La domanda è: avremo un cambiamento imponente anche nel Mediterraneo?
Beh, probabile che alle nostre latitudini l’eventuale sblocco avvenga gradualmente. Magari partendo dal Nord così come vuole la statistica. Ma quel che è importante sottolineare è che a nord delle Alpi vedremo le prime perturbazioni autunnali e già questo è considerarsi un passo avanti.
Al momento non sembrano sussistere i presupposti per un prosieguo dell’estate sino a ottobre – come avvenuto in passato – anche se non escludiamo che le fasi di bel tempo possano accompagnarci anche nella nuova stagione.