Proiettiamoci oltre, proviamo a dare un’occhiata a giugno come già abbiamo fatto in un recentissimo approfondimento. Ovvio, stiamo parlando di proiezioni meteo climatiche, non di previsioni. Non scordiamocelo.
C’è però qualche novità interessante, novità che emerge anche dalle indicazioni dei modelli stagionali. E’ vero, si resta orientati in direzione Alta Pressione a caldo, su questo non c’è dubbio, però sappiamo che anche all’interno di un trend di massima possono verificarsi periodi tumultuosi.
Facciamola semplice. Supponiamo che giugno sia realmente caldo e anticiclonico, così come tendenza vorrebbe. Ma chi ci dice che non si possa arrivare a questo risultato finale intervallando periodi di gran caldo africano a delle parentesi temporalesche incredibili? Nessuno, nessuno può dircelo. Nessuno può saperlo.
L’idea nostra è questa appunto, che nonostante un trend sempre e comunque votato al caldo possano verificarsi parentesi instabili di una certa portata.
Ed è quella piccola novità che emerge anche dall’analisi di qualche modello stagionale, laddove improvvisamente sono spariti i deficit pluviometrici che sino a qualche tempo fa sembravano destinati ad attanagliare anche l’Italia. Possiamo osservare, ad oggi, precipitazioni sostanzialmente nella norma e considerando che si sta parlando di giugno ecco che i fenomeni potrebbero arrivare principalmente grazie ai temporali.
Grazie o per colpa dei temporali, dipende dai punti di vista. Perché viste le premesse, visto quanto potrebbe accadere nella seconda settimana di maggio non c’è di che stare allegri. Gli sbalzi termici, mai come quest’anno, potrebbero essere realmente violenti e tali da sostenere fenomeni di una certa portata. Sono tutti elementi che non possiamo trascurare, dobbiamo tenerli in debita considerazione pur consci del fatto che stiamo parlando di tendenze stagionali.
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