L’inverno è in fase di stallo, colpa del Vortice Polare completamente fuorigiri che impedisce qualsivoglia discesa d’aria fredda verso le medie latitudini. La notizia è che finalmente il Vortice Polare inizia a perdere lentamente forza, dopo aver raggiunto il picco di velocità a metà gennaio.
Non siamo però dinanzi ad alcun sconquasso atmosferico in grande stile e quindi non dobbiamo attenderci ribaltoni eclatanti, anche in virtù di quanto il Vortice Polare risulti ancora potente e freddo in stratosfera, risultando poi condizionante anche ai livelli più bassi della troposfera.
Le novità dovrebbero però arrivare proprio dalla stratosfera, tanto che secondo alcune elaborazioni si potrebbe inserire una prima onda di calore sul settore siberiano ed asiatico. Ciò porrebbe una potenziale prima seria destabilizzazione al Vortice Polare, per questo stratwarming.
Il Vortice Polare andrebbe a ridurre la propria forza, cambiando anche il proprio asse che si allungherebbe verso l’Europa. Più a lungo termine potrebbe innescarsi una seconda iniezione di calore, sempre in stratosfera ed in inserimento dal settore asiatico siberiano.
Una lenta riduzione della forza del vortice polare è tipica per la fine di gennaio, poiché i livelli superiori dell’atmosfera riprendono lentamente a scaldarsi, in quanto l’angolo d’incidenza del Sole sta iniziando ad aumentare sulle regioni polari.
Quel che abbiamo appena descritto potrebbe portare delle ripercussioni importanti, in termini di maggiore probabilità di ondate di freddo verso l’Europa ed il Mediterraneo. Tuttavia, si potrebbe dover attendere fino a circa 3 settimane, se non un mese.
Di solito ci vuole del tempo perché gli effetti delle variazioni della circolazione stratosferica si infiltrino verso il basso nella troposfera. Ecco perchè al momento lo scenario più probabile sarebbe quello di un’elevata possibilità di qualche colpo di freddo a fine febbraio o verso marzo, in primavera.
Non sarebbe la prima volta che vediamo questo scenario. Spesso e volentieri, le stagioni invernali più scialbe ed anonime possono presentare il conto nella fase avanzata della stagione, con le migliori ondate di freddo che talvolta irrompono nel cuore di marzo.