Vistoso predominio sud-occidentale europeo dell’alta pressione. I picchi a 1032, 1031 e 1030 hPa sorvegliano il settore atlantico e mediterraneo, allungandosi anche sull’Italia.
Questa vasta area anticiclonica è chiusa a nord da due vortici ciclonici depressionari settentrionali.
Il primo, 984 hPa, è campeggiante sopra i cieli meridionali groenlandesi e si muoverà nei prossimi giorni verso est erodendo il fianco occidentale dell’alta pressione. I fronti freddi associati vengono infatti spinti dai venti freddi polari nordatlantici contro il versante occidentale azzorriano, provocando violenti scontri atmosferici in pieno Oceano.
Il secondo è stabile sopra i cieli del Mare del Nord (990 hPa). La presenza del picco altopressionario posizionato sui settori centrali continentali provoca la formazione di fronti occlusivi disposti lungo il Baltico e gli Stati orientali europei. Nei prossimi giorni quest’area di bassa pressione tenderà a scavare una saccatura sui Balcani.
Sui Dardanelli si nota la residua struttura depressionaria della goccia fredda (1006 hPa) che ha interessato l’Italia nei giorni scorsi.
Strascichi nuvolosi densi e miti provenienti dagli scontri pressionari atlantici sovrastano la Scozia.
Pioggia e neve si alternano lungo le coste baltiche e sui Paesi dell’Est.
Robusto predominio altopressionario sud-occidentale dona una anticipata primavera alla Penisola Iberica e libera da nubi e piogge l’Italia centro-meridionale. Inoltre, l’avvento delle correnti miti ed umide oceaniche sul nostro Paese provoca un leggero, ma diffuso, innalzamento delle temperature, e il ritorno delle nubi al settentrione.
Spicca all’occhio satellitare la fredda e brillante coltre nuvolosa sopra Istanbul. È il residuo della profonda discesa scandinava dei giorni passati.