L’alta pressione azzorriana (1040 hPa) riesce ad infrangere il muro gelido mitteleuropeo posizionando nel cuore tedesco una sua struttura secondaria (1024 hPa), riuscendo così a confinare le strutture depressionarie (972 e 1006 hPa) verso le latitudini più elevate.
Nel Mediterraneo, il settore più attivo della perturbazione, che ieri ha attraversato il centro Italia, si trova oggi (1006 hPa) prossimo ai Paesi Balcanici convogliando a sé gran parte di aria fredda proveniente dalle zone artiche.
In Italia continua ad arrivare aria fredda da nord-est scivolando lungo il fronte freddo, capitanato dalla depressione a 1006 hPa posta sopra l’Ungheria. Questa aria gelida colpisce diretta il versante settentrionale adriatico determinando un’ulteriore diminuzione delle temperature centro-settentrionali.
Importanti schiarite sui cieli occidentali europei. L’aria mite ed umida oceanica sfrutta la possanza anticiclonica per raggiungere le zone baltiche generando un lieve aumento delle temperature sulla Scandinavia meridionale e sui Paesi che si affacciano sul Mare del Nord.
Il graduale rialzo della pressione atmosferica sul Mediterraneo, grazie allo spostamento verso oriente dell’anticiclone azzorriano, influenza anche la nostra Penisola. Il lungo sistema nuvoloso che dall’Algeria si distende sino alla Russia centrale si spezza sullo Stivale, interrompendo le piogge che hanno interessato nella giornata di ieri le Regioni centrali (anche se si notano gli ultimi residui sui settore adriatico centro-meridionale).
Il lungo fronte freddo polare invade anche oggi i Paesi dell’Est apportando piogge con vistose nubi basse e temperature implacabili alimentate dai gelidi venti artici continentali.