Scrutando tra i modelli di previsione, da giorni, s’intravedono cenni di cambiamento. Ma la prudenza è d’obbligo, perché come già avvenuto in passato potrebbe trattarsi – semmai dovesse realmente verificarsi – dell’ennesimo break.
L’incubo canicola è sempre là, a portata di mano. E’ un’estate rovente, africana, sahariana, che per l’ennesima volta vede l’Anticiclone Subtropicale l’unico protagonista sul palcoscenico. Nessun’altro attore, per il momento, è stato capace di catturare la scena. Ma neppure di recitare un ruolo secondario.
Quei pochi tentativi registrati, per mano dell’Atlantico, hanno avuto il merito di interrompere il monologo. L’ultimo, in ordine cronologico, è in atto: il fresco del nord Europa ha fatto scendere le temperature, una discesa ben accetta e capace di donarci un po’ di normalità stagionale.
Ora, ragionando un attimo e con obbiettività: come si può o si potrebbe parlare di crisi? Qualora dovesse subentrare, a fine luglio, un peggioramento anche consistente siamo certi che l’estate sarà in grado di risollevarsi. C’è ancora agosto e dovessimo dar peso, giustamente, alle varie proiezioni stagionali c’è poco da stare allegri. Il Sahara potrebbe ripresentarsi con foga…