Il martedì santo si apre con le nubi all’orizzonte. Il fronte polare è ormai disteso sopra tutto l’Arco Alpino minacciando direttamente il nostro Paese. I notevoli flussi gelidi allontanano sempre più l’arrivo della primavera.
In Europa
Profonda falla barica sopra l’isola di Bornholm, caratterizzata dal neonato vortice ciclonico ben rappresentato nell’immagine. La sua vicinanza alle terre centro-europee facilita l’incursione dei flussi ghiacciati artici continentali. Questi si spingono fino all’Arco Alpino imbiancando diverse zone della Germania.
I cieli sereni mittelcontinentali sono il risultato del passaggio del fronte freddo. Stazionario per molti giorni, oggi si è spostato sulle nostre Regioni settentrionali. Questo movimento ha comportato, sopra i vecchi territori dominati, la creazione di ampie schiarite offuscate solo da cumuli del bel tempo e cumulonembi isolati. Le temperature si mostrano in costante leggera diminuzione.
Nuvole intense anche sul Golfo di Biscaglia. Lì l’impatto del prepotente ciclone oceanico con la regione anticiclonica è notevole. Si crea una fitta copertura con diffuse precipitazioni.
Ebbene sì, da questa prima analisi si osserva la chiara rassegnazione dell’anticiclone subtropicale nei confronti del vigoroso attacco ciclonico polare.
Gli scontri tra queste due diverse superfici termiche si possono notare anche sul versante adriatico delle Regioni jugoslave, aggiungendo così un nuovo fronte di attacco al nostro Paese.
In Italia
Il Meteosat mette in evidenza il cielo molto nuvoloso sulla Pianura Padana e sulle zone prealpine centro orientali.
Nuvolosità variabile al centro con precipitazioni che vanno ad interessare le zone interne ed i versanti adriatici.
Nuvole sul versante tirrenico meridionale con isolati piovaschi, altrove si nota nuvolosità medio-alta.
Le temperature sono ancora miti ovunque, ma le penetrazioni gelide le stanno affievolendo.