Il tema dominante di giugno, almeno finora, è sicuramente il caldo. Caldo intenso, persistente, africano. Inevitabili, non potrebbe essere altrimenti, pesanti anomalie termiche positive – rispetto alla media trentennale di riferimento 1981/2010 – tanto in Italia quanto in mezza Europa. La mappa CFSv2, su base dati NCEP, ci dà un’idea più precisa di quelli che sono stati gli scostamenti.
Per quel che ci riguarda è evidente la maggiore influenza anticiclonica nelle regioni del Nord: registrate temperature 3-4, anche 5°C superiori alla media. Poi Centro Sud e Sardegna, dove – mediamente – abbiamo avuto scostamenti di 2-3°C. Interessante evidenziare come in Sicilia e sulla bassa Calabria non si siano realizzate le medesime condizioni, tutt’altro. Addirittura si scorgono piccole aree (Sicilia nordorientale) con anomalie di segno opposto (negative, seppur di pochissimo).
Volgendo lo sguardo all’Europa scopriamo che la morsa del caldo ha stretto gran parte delle Nazioni centro occidentali (le anomalie più consistenti, oltre alla Penisola Iberica, hanno coinvolto Svizzera, Germania meridionale e Austria). A est, al contrario, ha fatto addirittura freddo: in Russia si è arrivati ad avere scostamenti negativi di 5-6°C.