Come preannunciato da tempo la circolazione atmosferica europea ha subito profonde modifiche fin dagli ultimi giorni di agosto. Nelle nazioni settentrionali è arrivato il freddo precoce, freddo che a fasi alterne continua a coinvolgere quei settori del Vecchio continente e che a tratti prova a distendersi in direzione sud.
Oggi abbiamo scelto di mostrarvi una mappa del modello matematico di previsione elaborato negli Stati Uniti ovvero una mappa GFS, ma visto che si sta ragionando nell’ottica del breve termine avremmo potuto scegliere qualsiasi altro modello matematico e il risultato sarebbe stato eguale. Quale? Beh, osservando l’immagine è abbastanza semplice individuare i poli del freddo e del caldo.
Balza subito all’occhio il freddo in avanzamento verso l’Europa occidentale, laddove alla quota di riferimento di 850 hPa (1500 m di altitudine in condizioni di atmosfera standard) ci sono valori di temperatura pienamente autunnali o addirittura da inizio inverno. Se ci spostiamo verso il Nord delle isole britanniche e verso la Scandinavia ecco che le temperature alla stessa quota sono davvero invernali. Questo perché è in atto un’irruzione polare marittima.
Ma come evolverà questa massa d’aria fredda? Beh sicuramente andrà a coinvolgere Francia e gran parte della penisola iberica laddove ci aspettiamo un severo peggioramento del tempo. Dopodiché vi sarà l’espansione verso l’Europa centrale e infine verso quella orientale. E in Italia? Come già evidenziato in un approfondimento del mattino le temperature crolleranno anche nelle nostre regioni a partire soprattutto dalla giornata di domenica. Non sarà una diminuzione così marcata come nel cuore del continente ma avremo anche da noi nuovamente valori termici autunnali.
Altro aspetto molto interessante è la dinamica del movimento dell’aria fredda perché muovendosi verso i settori occidentali europei sta determinando, come previsto, un temporaneo richiamo di aria calda nordafricana verso le regioni del sud Italia. Qui farà un po’ caldo come se fossimo d’estate.