Grandissima battaglia. Sapete perché? Perché l’Inverno, col suo fare spocchioso di quest’anno, vorrebbe provare a condizionare la Primavera.
Astronomicamente parlando siamo ancora all’interno della stagione invernale, ma diteci voi: quand’è che abbiamo avuto un barlume di situazione definibile “normale“? Mai, o quasi. Freddo poco, spesso nulla, neve idem. Si salvano le Alpi, ma si salvano per il semplice fatto che in Autunno è caduta tantissima neve. E si salvano anche in occasioni di perturbazioni provenienti da nord, destinate a sbattere contro il nostro baluardo montuoso.
Ora, facendo due più due il risultato è noto a tutti. La matematica non è un’opinione, questo è vero, ma fortunatamente – benché le correlazioni tra le due materie siano evidenti – la meteorologia non è e non potrà mai essere una scienza esatta. Troppe le variabili da elaborare, troppe le incognite che la natura offre anche ai più sofisticati centri di calcolo internazionali.
Abbiamo utilizzato il termine “fortunatamente” perché senza tutte queste variabili con ogni probabilità avrebbero avuto ragione i modelli stagionali. Primavera secca? Primavera calda? Potrebbe anche essere, ma in questo momento tutto lascia presagire scenari diversi. Almeno a marzo, poi magari ad aprile e maggio si verificheranno le condizioni descritte da quelle mappe.
Oggi, però, stiamo commentando altre situazioni e volendo allungare lo sguardo verso la seconda metà mensile tutto lascia presagire un prolungamento della variabilità atmosferica.
L’Inverno si è messo contro la Primavera, lo sta facendo con la complicità del Vortice Polare e sappiamo quanto tale figura sia stata pesantemente condizionante. Non c’è stato modo di contrastarlo e così ha potuto raggiungere valori record in diverse occasioni. Malgrado tutto c’è un piccolo spiraglio, uno spiraglio che ci fa ben sperare sul buon esito della Primavera e sul ribaltamento di quelle brutte proiezioni stagionali.
Basta con l’Inverno, speriamo che la Primavera prenda il sopravvento anche e soprattutto con la sua tipica variabilità stagionale. Un Inverno così brutto, non solo dal punto di vista meteo, vorremmo tutti che finisse presto e che l’incubo che stiamo vivendo se ne vada via con lui.