STOP ALTA PRESSIONE: la fiammata primaverile che stiamo vivendo, per mano di un robusto Anticiclone, ha le ore contate. Un doppio assalto depressionario ne causerà l’indebolimento e sfocerà in un rapido peggioramento. Peggioramento che porterà piogge, qualche temporale e delle nevicate in montagna.
CALO TEMPERATURE: i termometri, che negli ultimi giorni hanno marcato valori marzolini, scenderanno. Un calo non certo eclatante, ma che almeno dovrebbe riportarci sui binari della normalità stagionale.
CAMBIAMENTI IMPORTANTI: la vera svolta potrebbe intervenire a cavallo tra fine mese e la prima decade di marzo, allorquando la tipica dinamicità delle fasi di transizione potrebbe sfociare in accesi scambi meridiani. E scambi meridiani significa spostamento di masse d’aria nord-sud. E viceversa. Il freddo artico, per intenderci, potrebbe puntare le medie latitudini.
LE CAUSE: oltre al fisiologico allentamento del Vortice Polare, lo stesso rischia di collassare prima del previsto. Situazione da monitorare costantemente, perché potrebbe acuire quella dinamicità atmosferica di cui s’è accennato pocanzi. Insomma, è ancora prematuro dare per finito l’inverno. Vero è che il 1° marzo scatterà la primavera meteorologica, ma è altrettanto vero che marzo può riservare sorprese invernali improvvise.