Guardate i modelli fisico matematici: c’è qualche cenno di cambiamento. La data è sempre quella: il 20 gennaio. Sarà realmente un punto di svolta delle condizioni meteo climatiche e dell’andamento stagionale?
Bella domanda. Avessimo la risposta in tasca avremmo già stilato bollettini previsionali clamorosi, di quelli capaci di farvi sobbalzare sulla sedia. Ma purtroppo non è così. Purtroppo dobbiamo constatare quanto sia difficile svoltare e lo è in virtù di un Vortice Polare (ormai sarete stanchi di sentirlo nominare) estremamente coriaceo. Anzi, diciamo pure estremamente forte e quasi inattaccabile.
Ecco, proviamo ad aggrapparci a quel quasi e forse ci stanno provando gli stessi modelli previsionali. Dal 20 gennaio potrebbe esserci spazio per qualche affondo d’aria fredda proprio sui nostri mari, se più o meno a ovest lo vedremo, e conseguente peggioramento delle condizioni meteo.
Dobbiamo aggiungere qualche altro elemento di riflessione inerente l’eventuale irruzione. Perché negli ultimi giorni ci sono state variazioni al tema spesso clamorose: a momenti veniva indicato un affondo artico sulle nostre regioni, a momento sulla Penisola Iberica, a momento addirittura veniva indicata una blanda irruzione iberica con successiva ricucitura anticiclonica e isolamento di un vortice depressionario afro-mediterraneo.
Come potrete intuire voi stessi la situazione non è per nulla semplice e molto probabilmente non lo sarà ancora per qualche giorno. Se poi vi state chiedendo, come noi, se si tratterà di un vero e proprio cambio di rotta dell’Inverno non possiamo far altro che dirvi di pazientare.
Non dobbiamo essere smaniosi di portare a casa immediatamente un risultato positivo. Qualche margine di manovra c’è, lo ripetiamo, perché nell’eccezionalità di certe dinamiche atmosferiche potrebbe saltar fuori il classico asso nella manica.
Poi c’è febbraio e come ben si sa è il mese forse più freddo dell’anno. Anzi, è il mese più propizio alle irruzioni fredde, siano esse artiche siano esse russo-siberiane.