Ogni anno, puntualmente, il periodo pre-natalizio è fondamentale nel gettare le fondamenta di un’intera stagione invernale. Tralasciamo le previsioni meteo e parliamo di proiezioni. Proiezioni a questo punto stagionali, visto e considerato che quanto sta accadendo lungo la colonna atmosferica potrebbe realmente ripercuotersi sull’andamento dell’Inverno.
Seguendo i nostri approfondimenti, abbastanza puntuali, saprete che il Vortice Polare ha vissuto un avvio stagionale per nulla favorevole. La debolezza, causa una troposfera estremamente energica e incline a trasmettere i disturbi alle alte quote, si è manifestata fin da subito ma è anche vero che nella prima metà di novembre la vigoria del Vortice ha raggiunto livelli record. Livelli che per quel periodo non si vedevano da oltre 40 anni.
Poi cos’è successo? Semplice, la troposfera ha continuato ad agire tramite le onde di pressione e si è trattato sovente di un’azione a doppia onda che ha stoppato l’accelerazione dei venti zonali. E’ per questo motivo che novembre è stato così turbolento, perché il Vortice Polare non è stato in grado di accorparsi e di imporre il proprio diktat alle quote inferiori. Tali processi sono proseguiti e stanno proseguendo, tant’è che abbiamo commentato il decentramento del Vortice rispetto alla propria sede d’appartenenza (il Polo Nord geografico). Decentramento e ellitticizzazione della struttura che può portare al rapido raffreddamento del comparto euroasiatico – soprattutto della Siberia – e che in alcuni casi può sfociare nell’inserimento di un’area di Alta Pressione in Scandinavia.
Diciamo che tra non molto – probabilmente una settimana – saremo in grado di farci un’idea precisa di quello che potrà essere l’andamento stagionale e saremo in grado di dirvi se le proiezioni modellistiche saranno giuste o meno. Proiezioni che, ricordiamocelo, puntano in direzione di un Inverno mite e spesso anticiclonico.
Ecco, a seconda di ciò che succederà nel giro di una settimana potremmo procedere spediti in quella direzione oppure in una direzione diametralmente opposta. L’ipotesi “inverno mite” potrebbe realizzarsi qualora il Vortice riuscisse a riconquistare il Polo e riuscisse a ricompattarsi. Significherebbe forte raffreddamento stratosferico e trasmissione lungo l’intera colonna. Vortice Polare “strong” significa indici NAO e AO positivi, significa freddo relegato ad alte latitudini, significa alte pressioni più inclini a stazionare a latitudini temperate.
Ma se il Vortice, nel tentativo di riposizionamento, non dovesse riuscire a compiere la manovra suddetta potrebbe andare incontro a un lavoro ai fianchi – ad opera delle onde di pressione – che potrebbe sfociare con un improvviso riscaldamento stratosferico e successivamente con la scissione del Vortice stesso. Ipotesi, quest’ultima, che spalancherebbe le porte a un Inverno vecchio stampo.
Qui ci fermiamo, invitandovi a rimanere sintonizzati sulle nostre frequenze perché nel corso della settimana ne sapremo sicuramente di più.