Più che un inverno, quello che si avvia a concludersi è stato un NON INVERNO. Tutta la Penisola sta facendo i conti relativi a un clima anomalo, con temperature invernali superiori di 1,65 gradi rispetto alla media storica e a risentire maggiormente del caldo invernale sono state le regioni settentrionali.
Si tratta di un dato riferito a dicembre e gennaio, ma febbraio non è assolutamente da meno in fatto d’anomalia. Se la mancanza di freddo è stata sorprendente, non meno eccezionale risulta essere la carenza di pioggia da inizio 2020 e le conseguenze si iniziano a far sentire su molte parti dell’Italia.
Le situazioni più critiche riguardano soprattutto il Sud. I mesi invernali sono infatti generalmente quelli più piovosi sulle regioni meridionali e sulle due Isole Maggiori e la preoccupazione sale se questa siccità dovesse proseguire ancora, in vista della lunga stagione estiva di gran secco.
In Puglia la disponibilità dell’acqua è addirittura dimezzata negli invasi rispetto allo scorso anno secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Anbi ed in Basilicata dove mancano all’appello circa 2/3 delle risorse idriche disponibili rispetto a Febbraio 2019.
La disponibilità idrica in Lucania al momento è pari a 257 milioni di metri cubi, ovvero 162 milioni di metri cubi in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. La situazione non è in migliore in Sicilia e Sardegna, dove in diverse zone non è caduta una goccia d’acqua in questi primi mesi del 2020.
Non va poi così meglio nemmeno sul Nord Italia, basti pensare che il livello idrometrico del Po ha raggiunto la soglia d’allarme, tanto da essere basso come in piena estate, con un livello di -2.4 metri sul Ponte delle Becca, lo stesso di metà agosto 2019.
Anomalie si vedono anche nei grandi laghi, che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 25% di quello di Como al 28% dell’Iseo. Al momento non si prevede l’arrivo di piogge di rilievo, se non di scarsa entità.
Come già anticipato, la situazione più preoccupante in prospettiva è però per il Centro-Sud, considerando che l’inverno è fondamentale soprattutto per il Meridione che riceve proprio tra l’autunno e la stagione fredda la gran parte delle scorte di pioggia, venute quest’anno purtroppo a mancare.