in questi giorni di caldo estremo e con temperature record, in Italia ci siamo accorti che nella quotidianità domestica non siamo pronti per affrontare i cambiamenti climatici. Quando nel 2003 ci fu una terribile ondata di calore, gli anni successivi si disse sempre che i tempi di ritorno sarebbero stati molto ampi, e quindi poco si è fatto per attenuare gli effetti che il caldo esagerato provoca nella vita di ogni giorno.
Il caldo estremo come quello che era avvenuto nel 2003 innesca una serie di condizioni molto delicate: dapprima sono gli anziani e bambini a patire per il caldo, poi coloro che soffrono di alcune patologie o che sono esposti per motivi di lavoro all’esterno, poi tutta la popolazione diventa vulnerabile al clima estremo.
E nel 2017 la condizione di quell’anno si è replicata alla stessa maniera.
La notte si dorme poco e male, di giorno chi guida l’auto lo fa con un livello di vigilanza inferiore alla media, così chi svolge attività molto delicate è meno affidabile, in quanto il nostro corpo è abituato a temperature che sono di circa 10° centigradi e più inferiori a quelle di questi giorni. Il corpo va in stress.
Il caldo estremo nei Paesi a clima temperato fa più danni rispetto alle ondate di gelo, un numero di persone superiore alla media viene colto da malori, e le richieste di soccorso si moltiplicano.
Siamo vulnerabili ai cambiamenti improvvisi del clima, in specie alle ondate di calore per le quali siamo quasi totalmente impreparati.
Le nostre abitazioni sono predisposte per proteggerci dal freddo, tanto che l’ondata di gelo e neve che ha colpito il sud Italia lo scorso gennaio, non portò in tilt la popolazione come invece sta avvenendo con questa ondata di caldo.
E a patire, stavolta, siamo tutti, indistintamente, da nord a sud.
Nelle abitazioni ci sono strumenti che riscaldano gli ambienti, mentre la percentuale di abitazioni dotate di sistemi di climatizzazione è molto molto bassa. In molti lo considerano un lusso, in altre circostanze, la climatizzazione è improvvisata e priva di manutenzione periodica.
Con i cambiamenti del clima, e a dirlo sono gli scienziati, potremmo avere ondate di calore estremo con maggior frequenza, ciò vuol dire che dovremmo premunirci con un aumento della densità di impianti di climatizzazione nei nostri edifici, al fine di ridurre lo stress causato dal caldo estivo.
Tenete conto che quest’anno di onde di calore ne abbiamo avuto 5, forse ne avremo una 6°, e che una è stata di rilevanza storica. Le altre estati ne hanno avuto svariate. Insomma, le ondate di caldo estivo di intensità anomala sono divenute ormai frequenti.