Aprile ci proietta verso una svolta meteo così clamorosa che nemmeno i più inguaribili ottimisti avrebbero mai immaginato. Dopo tante settimane, se non mesi, di continuo anticiclone era difficile aspettarsi un qualcosa di diverso, dato il trend di persistenza che spesso segue la meteorologia.
Ora però sembra davvero cambiare tutto e la sensazione è quello dell’avvio di un nuovo ciclo, vedremo se sarà o meno temporaneo. Si sta infatti per concretizzare un vero e proprio cambio di circolazione a livello europeo, non un semplice intermezzo favorevole al ritorno del maltempo sull’Italia
I primi giorni d’aprile coincideranno con un incisivo cambiamento meteo per l’affondo fin sul Mediterraneo di una saccatura perturbata coadiuvata da aria d’estrazione polare. Un autentico sconquasso atmosferico colpirà l’Europa, in quanto la traiettoria della saccatura risulterà più occidentale del previsto.
Cosa succederà? La saccatura andrà ad affondare verso Francia Occidentale e Spagna, proprio quelle zone laddove l’anticiclone non era quasi mai venuto meno negli ultimi mesi. L’anticiclone delle Azzorre verrà spodestato e sarà costretto ad arretrare e spostare la sua roccaforte sul Vicino Atlantico.
Questa traiettoria inattesa della saccatura, più ad ovest, innescherà un richiamo d’aria umida ed instabile dai quadranti meridionali verso l’Italia. L’approfondimento di una depressione nei pressi della Sardegna innescherà la fase acuta del maltempo, presumibilmente verso metà settimana.
Sembrano infatti esservi tutte le condizioni per la formazione di una vasta depressione mediterranea, responsabile del ritorno di maltempo, a più riprese, sull’Italia. Non solo piogge al Centro-Sud, ma finalmente anche al Settentrione e al Nord-Ovest. Attesa anche tanta neve in quota sulle Alpi.
Si potrebbe realizzare una fase perturbata anche di lunga durata, con il vortice di maltempo alimentato da impulsi d’aria fredda dalle alte latitudini. Insomma, la “ferita” che si creerà sul Mediterraneo potrebbe essere difficile da rimarginarsi rapidamente e far da calamita a un ciclo meteo diverso, piovoso.
Potrebbe essere la maggiore ondata di maltempo, dato che nel seguito per poco è avvenuto su scala nazionale, dall’Ottobre 2018, quanto l’Italia fu interessata da una sorta di ciclone.