AGGIORNAMENTO 12 LUGLIO h 19:30 – Continua la difficile opera di spegnimento dei roghi ancora attivi alle pendici del Vesuvio. Tre diversi incendi sono ancora in atto nei territori di Ottaviano, Torre del Greco ed Ercolano, ma per fortuna l’avanzata delle fiamme non è più incontrollata grazie alle continue bombe d’acqua sganciate dai mezzi aerei. La Forestale conferma che dietro i roghi c’è l’azione criminale dell’uomo: sono stati individuati diversi inneschi, ma è stata smentita la news circolata ampiamente in rete, che faceva cenno ad un’azione di una barbarie crudele con animali bruciati vivi e usati come mezzo di propagazione per le fiamme.
AGGIORNAMENTO 12 LUGLIO ORE 10 – Non si arresta ancora l’avanzata del fuoco sul Vesuvio, in un lungo fronte tra quota 800 e 1000 metri e nonostante l’azione ripresa dei mezzi aerei. Chiusi tutti gli accessi al vulcano, con le fiamme che continuano a minacciare case e locali: già danneggiati un bed and breakfast e un ristorante. Così appariva il Vesuvio in piena notte da Capri
E’ emergenza incendi in molte zone dell’Italia del Centro-Sud. Il gran caldo, unito all’estrema siccità, sono indubbiamente grandi alleati dei criminali incendiari.
C’è infatti la mano dell’uomo dietro i diversi incendi che, a più riprese, da circa una settimana stanno assediando l’area del Vesuvio.
La situazione è davvero critica, di vera propria emergenza con una parte della popolazione in apprensione, specie a Torre del Greco. Seriamente minacciati diversi edifici e disposta anche l’evacuazione di abitazioni.
Segnaliamo che una situazione di emergenza, lunedì si era avuta in Sicilia, con Messina accerchiata dal fuoco.
Nelle ultime ore la situazione si è parecchio complicata, le colonne di fumo scatenate dai roghi sono impressionanti viste dal golfo anche a grossa distanza.
Due diversi grossi incendi si sono uniti, il primo sviluppatosi da Ercolano e quello divampato a Ottaviano, creando così un fronte enorme di circa due chilometri di lunghezza.
La situazione in Campania è particolarmente critica: nel complesso sono ben un centinaio gli incendi che stanno mobilitando oltre 600 persone per lo spegnimento.
E in questo grave contesto non aiutano le condizioni meteo. I bollettini dei prossimi giorni confermano che proseguiranno siccità e caldo.
Il fumo ha raggiunto i cieli del Molise e dell’Abruzzo. Ciò da l’idea della gravità dell’evento doloso che ha interessato un’area verde della nostra Italia.