Il peggioramento meteo in corso è di stampo prettamente autunnale, con piogge sparse, precipitazioni abbondanti, persistenti e soprattutto durature nel tempo: è piuttosto raro che una tal configurazione interessi il nostro paese alle porte dell’estate meteorologica, poiché è tipico di ottobre e novembre, dove i peggioramenti interessano il nostro paese per diversi giorni e portano piogge generose da nord a sud.
Sia chiaro, è sempre utile ricevere precipitazioni dopo la siccità invernale, il problema è che -come succede spesso- si passa da un estremo all’altro, magari con pattern meteo del tutto inusuali, come già successo in questo bizzarro mese di maggio: abbiamo già citato del caso della Romagna, ma sono anche altre le regioni che hanno ricevuto molta più pioggia nelle ultime sei settimane che nei precedenti quattro mesi.
Se da un lato la siccità del periodo dicembre-marzo è oramai completamente alle spalle, dall’altro questo grottesco mese di maggio ci ha fornito pattern meteo tipici dell’inverno e dell’autunno, mentre sono (per ora) del tutto mancate le alte pressioni, che dovrebbero comunque far parte di questo mese.
È vero che negli ultimi anni maggio ha sempre più avuto le sembianze simil-estive, ma è anche vero che quest’anno ha avuto un comportamento anomalo e non è affatto vero che “un tempo era così”: non commettiamo l’errore di ricordare i mesi pre-2000 come se appartenessero all’era glaciale.
Questo mese di maggio può essere visto come un nuovo indizio di estremizzazione meteo, dove non solo i fenomeni sono più intensi, ma ci sono più contrasti anche a lungo termine, tra periodi di siccità quasi assoluta e periodi di piogge esagerate e al tempo stesso tipi di meteo appartenenti a stagioni diametralmente opposte.