La meteo, il meteo, poco importa. La variabilità di questa scienza è fantastica, la noia è una condizione che non si conosce. Neppure quando c’è l’Alta Pressione.
E’ bello parlarne e sapete perché? Perché ogni anno, ogni mese, ogni giorno è una scoperta. Non si smette mai di imparare e guai a sentirsi arrivati. Quello è il momento in cui si prendono le più grandi cantonate, le legnate sui denti. Arrivare mai, studiare e mettersi in discussione sempre.
Quest’anno, ad esempio, abbiamo capito che le dinamiche atmosferiche non sono mai fini a se stesse. Si pensava che il forte, improvviso riscaldamento stratosferico e la conseguente scissione del Vortice Polare potessero avere un effetto eclatante e immediato. Non è stato così.
Si pensava ad annate storiche, giustamente, perché ripercorrendo simili episodi in passato il risultato fu sorprendente. Ad esempio il 1985, che per i meno giovanotti è un ricordo indelebile. Ma quest’anno non è andata così, quindi abbiamo imparato qualcosa. Cosa? Che certe dinamiche esulano dall’interpretazione statistica. Vuoi perché siamo in un’altra epoca, vuoi perché gli elementi atmosferici sono talmente tanti che basta solamente una variazione di un singolo tassello a far sì che la storia non si ripeta.
Poi siamo nell’epoca del riscaldamento globale, dei cambiamenti climatici, quindi magari anche questo elemento va tenuto in debita considerazione. C’è chi sostiene che due episodi di “split del Vortice Polare”, nel corso dello stesso anno, non hanno ragion d’esistere in un quadro climatico globale come l’attuale. Non c’entra nulla. Si può discutere sugli effetti, questo sì, ma non sulla genesi del fenomeno.
Quest’anno abbiamo una diluizione degli effetti di propagazione: ricordiamoci che la dinamica parte dall’alto, dalla stratosfera, con successiva propagazione verso il basso, quindi alla troposfera. Una propagazione che stavolta ha incontrato non poche difficoltà, ma che c’è stata. E che ci sarà, perché il disturbo non è ancora terminato.
A prescindere da tutte queste considerazioni sì, il meteo è bello perché è vario. Se non lo fosse non ci sarebbe niente da dire. Pensate ai lunghi periodi d’Alta Pressione. Vero, anch’essi fanno parte del meteo ma che noia! Poi certo, si sbaglia nel considerare Alta Pressione come staticità atmosferica. E’ vero laddove è presente, ma se è presente in una determinata area geografica è perché in altre regioni sta piovendo e c’è maltempo. Non scordiamocelo. Il tempo è questo, bello, brutto o variabile.