L’Uganda è uno stato di 241.000 kmq, nel cuore dell’Africa. E’ tagliato dall’Equatore ed è contraddistinto dalla presenza del grande (68.000 kmq) Lago Vittoria, nel SE, condiviso con Kenya e Tanzania, e dalla complessa orografia. Tutto il paese si trova oltre i 600 metri di altitudine, delimitato a ovest dai laghi del Rift, fra cui il Lago Alberto dove arrivano le acque del Nilo Vittoria (provenienti dall’omonimo Lago) dopo aver superato le spettacolari cascate di Murchison, ma anche dal Ruwenzori (che tocca quota 5119), mentre a est, al confine con il Kenya (e poco a nord del Lago Vittoria che comunque è a 1134 metri s.l.m.), è l’Elgon (m 4321) la cima più alta.
A cavallo dell’Equatore è la convezione a determinare le piogge, che non sono mai scarse, trovandosi così il paese ad avere clima tropicale senza stagione secca, ma con ambiente naturale predominante non tanto la foresta pluviale, quanto quella nebulare, più tipica delle zone tropicali montane, più fresche e spesso caratterizzate dalle nebbie tiepide, essendo per l’appunto la condensazione favorita dalla temperatura meno elevata. Sugli atlanti spesso l’Uganda non viene catalogato come nazione con “clima tropicale a precipitazioni costanti”, forse perché l’altitudine mantiene le temperature assai più basse rispetto ai valori tipici di questo ambito climatico (26°/27°C), ma ci sembra sbagliato catalogare come “clima tropicale con estate umida” quello di una nazione dove quasi ovunque nel mese più secco cadono almeno 50 mm di pioggia.
Assenza di stagione secca non significa che le piogge siano equamente distribuite in tutti i mesi, quindi al massimo potremmo parlare di “clima tropicale ad umidità variabile”. In particolare si notano un po’ in tutto il paese i massimi zenitali in aprile-maggio e ottobre-novembre (all’Equatore il sole è allo zenit nei giorni degli equinozi). Soprattutto è il periodo aprile-maggio, quasi ovunque, il più piovoso del paese, in quanto il passaggio zenitale di fine marzo avviene in condizioni più favorevoli alla convezione e quindi alle piogge, essendo in quel periodo le temperature ai massimi dell’anno in Uganda.
Alla base di tutto ci sono gli spostamenti della ITCZ, la fascia di convergenza intertropicale fra alisei di SE e alisei di NE, che si posiziona giusto all’Equatore intorno a maggio e novembre. Nell’estate boreale la ITCZ migra a nord dell’Equatore, portando le piogge fino quasi al 20°N, quindi in Uganda prevalgono gli alisei di SE, relativamente freschi e asciutti. E’ quindi questo il periodo più fresco nel paese, con temperature medie intorno a 21°/22°C a 1000 metri, mentre le piogge, in luglio relativamente scarse mancando la convergenza tra venti di opposta provenienza, sono più abbondanti nel nord, dove si superano i 100 mm/mese, meno nel centro (50-100 mm a 0°-1°N, quindi anche sulla molto abitata riva nord del Lago Vittoria), e più scarse a sud dell’Equatore, dove si rimane sotto i 50 mm. La parte nordorientale del paese è in questo mese la più piovosa anche perché vi si trova una linea di convergenza tra gli alisei di SE che risalgono dall’Oceano Indiano attraverso il Kenya e i venti di lontana provenienza dal Golfo di Guinea, richiamati come venti da SW nell’Africa centrale intorno ai 10°N (dove in questa stagione le piogge sono abbondanti), poi ulteriormente deviati dall’impatto con le montagne, presentandosi sull’Uganda settentrionale da W/NW.
Il passaggio zenitale di fine settembre segna quindi l’inizio di una stagione più piovosa, con le piogge quasi ovunque oltre i 100 mm (localmente anche oltre i 150) in ottobre e novembre, mentre in dicembre diminuiscono nel nord, con la ITCZ ormai migrata a sud dell’Equatore a portare le piogge stagionali estive nell’Africa tropicale australe. Il passaggio della ITCZ segna anche la cessazione del predominio degli alisei di SE, con un incremento termico, mentre bisogna attendere dicembre per vedere iniziare il predominio degli alisei di NE.
In gennaio mese culminante dell’inverno boreale, la ITCZ è ormai posizionata molto a sud dell’Equatore, quindi sull’Uganda le piogge sono al loro secondo minimo. Rispetto a luglio la situazione è comunque rovesciata in quanto è ora il sud ad essere più vicino alla regione dove è posizionata la ITCZ e ad avere così un minimo pluviometrico meno accentuato. In questo mese cadono quindi meno di 50 mm nel nord del paese (a nord di 1°N circa), 50-80 mm sull’Equatore e sulle sponde del Lago Vittoria, oltre 80 mm nell’estremo sud. I venti prevalenti sono gli alisei di NE che giungono caldi sul paese, tanto che proprio in gennaio e nel mese seguente si hanno i massimi termici dell’anno, con temperature di circa 2°C più alte che in luglio e agosto.
Questo maggior riscaldamento nei primi mesi dell’anno prepara quindi il terreno alla stagione più piovosa, a seguire il passaggio zenitale di marzo, con i 150 mm/mese superati in tutto il paese in aprile e maggio, ma non poche sono le regioni dove si superano i 200 mm.
Rispetto alla regione congolese, a occidente del paese, a parità di latitudine, l’Uganda ha comunque una piovosità complessiva ridotta, a causa della presenza di alte montagne al limite occidentale del Rift (la fossa di origine tettonica dove si trovano i laghi Alberto ed Edoardo) che fermano buona parte dell’umidità che arriva dal Golfo di Guinea. In tutto il paese si superano comunque i 1000 mm/anno (solo in alcune zone rivierasche sui laghi del Rift si rimane leggermente sotto tale soglia) e localmente nella zona sudorientale del paese, presso il Lago Vittoria, si superano anche i 1500 mm. Le piogge si presentano spesso come rovesci temporaleschi pomeridiani e infatti in tutte le aree del paese scoppiano oltre 100 temporali all’anno.
Cominciamo da Kampala (0,3°N, 1144 m), poco a nord del Lago Vittoria, un giro in alcune località del paese. Qui cadono 1244 mm/anno, con due massimi zenitali e due minimi in luglio e gennaio, secondo l’andamento che abbiamo spiegato sopra. Si passa così dai 55 mm di luglio ai 119 e 142 di ottobre e novembre, per scendere di nuovo a 58 in gennaio. Marzo, aprile e maggio segnano il periodo più piovoso, cumulando 128, 185 e 134 mm. Le temperature, in °C, hanno il minimo in luglio (20,1°), salgono a 22,4° in gennaio e febbraio (passando per 21,2° in ottobre) per calare a 21,2° in aprile (media annua 21,2°).
La poco più meridionale Entebbe (sull’Equatore e sulle rive del Lago) riceve 1537 mm/anno, con andamento molto simile a Kampala. Al primo minimo di luglio (72 mm) fa seguito un picco zenitale in ottobre-dicembre (101, 144 e 115 mm), un secondo minimo in gennaio (73 mm) e il secondo massimo zenitale in marzo-maggio (162, 260 e 249 mm). Temperature: luglio 20,5°/16,3°/24,6°, ottobre 21,5°/17,1°/26,4°, febbraio 22,0°/17,6°/26,8°, aprile 21,7°/17,9°/25,5°, anno 21,4°/17,2°/25,8°.
Nel NW, Masindi (1,7°N) riceve 1345 mm/anno, con il minimo di gennaio-febbraio (entrambi 50 mm) molto più accentuato di quello di giugno-luglio (76 e 107 mm). Massimi zenitali in settembre-ottobre (144 e 178 mm, ancora 125 in novembre) e aprile-maggio (179 e 142 mm, già 116 in marzo).
A 1,1°N, verso i confini orientali del paese, Mbale riceve 1147 mm/anno, anche qui con minimo assoluto in dicembre-gennaio (41 e 29 mm, ma si sta sotto i 90 mm/mese da ottobre a febbraio) e picco zenitale in aprile/maggio (158 e 166 mm). Mancano sia il minimo di luglio (in cui cadono 114 mm) che il picco zenitale di settembre (in cui cadono 101 mm, dopo un “rimbalzo” in agosto con 127 mm).
L’alto corso del Nilo, le cui acque escono dal Lago Vittoria e attraversano da sud a nord il territorio ugandese, formando tra l’altro le famose Cascate Murchison, non mostra l’andamento stagionale di portata che le piogge estive sull’altopiano etiope gli conferiscono molto più a valle. Il fiume è anche l’anello di congiunzione tra l’area del Lago Vittoria, ampio e poco profondo, e gli stretti e molto più profondi laghi Alberto ed Edoardo (ribattezzati Mobutu Sese Seko e Idi Amin, personaggi in verità un po’ inquietanti, specie il secondo, per lungo tempo dittatori di Congo/Zaire e Uganda), entrambi lungo la fossa del Rift, il secondo che appunto riceve le acque che arrivano dalle Cascate Murchison.
Ma il turismo ugandese punta soprattutto sulle foreste nebulari alle pendici del Monte Elgon e soprattutto del Ruwenzori, area iscritta dall’Unesco nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità. Nelle foreste ai piedi del Ruwenzori e ancor più in quelle del vicino Parco di Bwindi, nel SW del paese, vivono i gorilla di montagna (che abitano anche le foreste dei confinanti Monti Virunga, in Congo), la cui popolazione, dopo aver rischiato l’estinzione, è ora in crescita.
Su Internet siti utili per pianificare un viaggio nel paese sono www.visituganda.com, www.myuganda.co.ug,
www.government.go.ug (sito ufficiale governativo), www.continentenero.it/inuganda.html (scarno, ma con utili link).