L’Oman è uno stato grande poco più dell’Italia. Con i suoi 309.000 kmq, occupa la porzione sudorientale della Penisola Arabica, tra i 16,5° e i 25°N, ma con l’appendice di una piccola enclave tra i 26° e i 26,5°N, circondata dal territorio degli Emirati Arabi Uniti e affacciata strategicamente sullo Stretto di Hormuz, il punto chiave dei transiti commerciali (leggi petroliferi) sul Golfo Persico.
La popolazione è inferiore a 3 milioni di abitanti, ma la cosa non sorprende visto che la maggior parte del territorio è desertico. L’Oman occupa infatti un territorio che riceve, nella sua quasi totalità, meno di 250 mm/anno, quelli che appunto indicano la soglia del clima desertico.
Data la latitudine, si parla di clima tropicale desertico, caratterizzato anche da modeste escursioni stagionali, appena più significative nella parte settentrionale del paese. Più che la latitudine, però, a incidere sulle escursioni stagionali (oltre che su quelle giornaliere) è la continentalità. Se quindi, nel sud, le isoterme al livello del mare oscillano sulla costa dai 23°C di gennaio ai 29°/30°C di giugno, nell’entroterra l’isoterma estiva, venendo meno l’effetto mitigatore del mare, sale fino a 35°C in giugno, mentre quella di gennaio scende a 22°C. Nel nord, venendo meno, come vedremo, l’effetto del monsone estivo da sudovest, l’isoterma al livello del mare del mese più caldo (giugno) è di 34°/35°C sulla costa (36°/37°C nell’entroterra), mentre in gennaio siamo sui 21°/22°C all’altezza del Tropico del Cancro, per scendere a 20°C nell’estremo nord.
Riguardo alle temperature massime, raramente sulle coste più meridionali si superano i 35°/36°C, mentre non sono rari picchi di 40°C già intorno al 20° parallelo, in particolare nel mese di maggio. Da maggio a luglio i 41°/42°C vengono invece superati con facilità tanto nell’entroterra, dove talvolta si sfiorano i 50°C, quanto sul settore costiero più settentrionale, intorno a Sur e Muscat, grazie anche ai venti di caduta (i rilievi sono posti a sud-sudovest) e all’umidità più bassa.
Abbiamo accennato al monsone estivo. La parte meridionale del paese nei mesi estivi è infatti influenzata marginalmente dal monsone umido di sudovest, generato dalla bassa pressione termica che si forma nelle infuocate distese continentali dell’Asia, monsone che, portando sulla terraferma aria marittima attenua i calori estivi nelle zone costiere ma causa anche l’aumento dell’umidità relativa, aumentando la sensazione di afa. Gli effetti in termini di pioggia sono in genere modesti; solo nella regione sudoccidentale del paese, quella del Dhofar, la presenza di montagne alle spalle della costa facilita la convezione e di conseguenza le precipitazioni, comunque modeste. Solo localmente si superano i 250 mm/anno, in alcune aree montuose. I temporali spesso si manifestano con intensa attività elettrica, ma modeste precipitazioni.
La zona centrale del paese, intorno ai 19°/21°N, è in assoluto la più arida, non beneficiando né delle piogge del monsone, assolutamente trascurabili (anche in luglio e agosto si superano a malapena i 10 mm/mese, anche se spesso il cielo è nuvoloso e l’escursione giornaliera scende di un paio di gradi rispetto al soleggiatissimo periodo aprile/giugno), né di quelle che invece raramente interessano le aree più settentrionali del paese. Oltre i 22° di latitudine nord, infatti, da novembre a febbraio/marzo qualche sporadica visita delle perturbazioni che si muovono alle latitudini temperate riesce a scendere fino a queste latitudini, apportando piogge che comunque sono significative solo in montagna. Appena a sud del Tropico, e a ovest/sudovest della capitale Muscat, il rilievo dello Al-Jabal Al-Akhdar tocca i 3035 metri nello Jabal ash-Sham. Proprio su questi rilievi si ha quindi l’altra area del paese, più estesa della precedente, dove si riescono a superare i 250 mm/anno. Questi rilievi sono inoltre l’unica zona del paese in cui o piove in modo decente (ovvero con accumuli mensili che raggiungono i 50/60 mm) sia in inverno che, in misura solo leggermente inferiore, in estate, grazie al già citato monsone.
L’enclave all’estremità settentrionale del paese ha discrete piogge invernali, sui 40 mm/mese da dicembre a marzo, ma non piove praticamente mai nel resto dell’anno, per cui non si raggiungono comunque i 200 mm/anno.
Nella seconda parte vedremo il dettaglio di alcune località.