Vanuatu è uno stato situato nel sud dell’Oceano Pacifico. L’arcipelago si trova circa a 1.750 km ad est dell’Australia, 500 km a nord est della Nuova Caledonia, ad ovest delle Figi ed a sud delle Isole Salomone. L’arcipelago era conosciuto come Nuove Ebridi durante il periodo coloniale. L’arcipelago, indipendente dal 1980, è situato tra 13° e 21° di latitudine sud.
Tra gli arcipelaghi oceanici melanesiani, Vanuatu è uno dei meno distanti dall’Australia: ne deriva che è circondato da molti altri arcipelaghi. La superficie è di poco più di 12.000 km quadrati, gli abitanti poco più di 200.000. Vanuatu è un arcipelago di 83 isole, di cui due, Matthew e Hunter, sono rivendicate dal dipartimento francese d’oltremare della Nuova Caledonia. Di tutte le 83 isole, 14 hanno superficie superiore ai 100 km quadrati: Espiritu Santo (3956 km²), Malakula (2041 km²), Éfaté (900 km²), Erromango (888 km²), Ambrym (678 km²), Tanna (555 km²), Pentecôte (491 km²), Épi (445 km²), Ambae o Aoba (402 km²), Vanua Lava (334 km²), Santa Maria (328 km²), Maéwo (304 km²), Malo (180 km²) e Anatom o Aneityum (159 km²).
Molte delle isole sono montagnose e di origine vulcanica. Il punto più alto a Vanuatu è il Monte Tabwemasana, 1879 metri, situato sull’isola di Espiritu Santo.
Il clima delle isole Vanuatu è tropicale nel nord e subtropicale nel sud. In tutto l’arcipelago le temperature sono mitigate dalle brezze oceaniche e, nella stagione invernale australe, dal costante spirare dei freschi alisei di sudest.
Gli alisei di sudest spirano infatti dalla seconda metà di maggio a ottobre, quando la fascia di convergenza intertropicale (ITCZ) è situata a nord dell’Equatore e le isole sono caratterizzate da clima piuttosto secco e piacevolmente fresco. Da novembre ad aprile, il clima è più caldo e molto più umido. E’ questa la stagione delle piogge, stagione in cui i venti sono variabili e nella quale, in particolare a partire da dicembre, l’arcipelago viene periodicamente colpito da cicloni e tempeste tropicali.
In luglio, al culmine dell’inverno australe, le Vanuatu sono battute dagli alisei di SE, freschi e abbastanza asciutti, tanto che le precipitazioni sono in genere comprese tra 100 e 150 mm/mese, come pure in giugno e agosto, con punte più elevate solo sui versanti sopravvento dei rilievi. E’questo il periodo più fresco e meno piovoso per le isole, con isoterme al livello del mare intorno a 22,5°/23° (qui come nel resto dell’articolo le temperature si intendono in gradi centigradi).
A partire da settembre le temperature iniziano lentamente a salire, prima a nord poi a sud (media di settembre sui 23,5° nel nord, 23° sulle isole più meridionali), questo facilita i moti convettivi e in settembre e ottobre la quantità di pioggia caduta è maggiore rispetto a quella dei mesi invernali (150-200 mm/mese), crescendo ancora in novembre. La vera e propria stagione delle piogge inizia però a fine novembre (in dicembre nelle isole più meridionali), quando, all’inizio dell’estate australe, la ITCZ, la fascia di convergenza intertropicale, si pone alla latitudine di queste isole, proveniente appunto da nord. Contrariamente alle zone intertropicali non costiere, i massimi di temperatura non si hanno nel periodo che precede le grandi piogge, ma proprio nel cuore della stagione umida. L’inerzia termica delle acque fa si che queste si continuino a scaldare per tutto il periodo estivo e, trovandoci su piccole isole, l’influenza della temperatura delle acque marine su quella della terraferma è determinante. I mesi più caldi sono quindi gennaio e febbraio, con isoterme sui 26,5°.
Man mano che aumentano le temperature aumenta anche la piovosità che ha il suo massimo tra febbraio e marzo, nei quali gli accumuli mensili sono sui 250-300 mm. Le piogge cadono in genere sotto forma di intensi rovesci, accompagnati da temporali, in prevalenza pomeridiani.
In aprile, ormai nell’autunno australe, le temperature cominciano a scendere, mentre salgono nella fascia tra l’Equatore e il Tropico del Cancro, zona verso cui inizia a spostarsi la ITCZ. Aprile e la prima parte di maggio segnano quindi un periodo di transizione sulle Vanuatu, durante il quale gradualmente le temperature si abbassano, gli alisei di SE riprendono il predominio e l’atmosfera si essicca, con conseguente graduale diminuzione delle piogge, che in maggio, quando le temperature sono poco sopra i 24°, si portano intorno ai 100-150 mm.
Il clima è dunque del tipo tropicale (subtropicale nelle isole più meridionali) con lunga stagione piovosa estiva, con precipitazioni comprese tra 1500 e 3300 mm/anno (la presenza di rilievi localmente esalta gli effetti delle precipitazioni), con una certa riduzione delle piogge negli anni El Nino.
Port Vila, la capitale, è situata a 17,8°S, sull’isola Efate. Vi cadono mediamente 2336 mm all’anno di pioggia. I mesi da dicembre a maggio sono i più piovosi, tutti con oltre 200 mm, ma il culmine della stagione piovosa è da gennaio a marzo (301, 271, 356 mm nei tre mesi considerati). Novembre, maggio e giugno registrano circa 150 mm di pioggia, mentre i mesi più asciutti sono quelli da luglio a ottobre, con il minimo in settembre (105 mm). Le temperature medie vanno da 22,9°C di luglio e agosto a 26,7°C di febbraio. Escursioni giornaliere sui 7°C, appena qualche decimo in meno nella più umida stagione estiva. 24,2°C la temperatura media di maggio, 24,0°C quella di ottobre, i mesi di transizione sta stagione umida e stagione asciutta, 24,7°C la media annua.
Più a nord, Luganville (isola Espiritu Santu, 15,5°S), registra 3135 mm/anno, con i mesi da dicembre ad aprile oltre i 300 mm (mese più piovoso marzo, con 397 mm), mentre l’inverno è più piovoso rispetto a Port Vila. Anche nel mese più asciutto (agosto) cadono infatti 150 mm di pioggia. Minore rispetto a Port Vila anche l’escursione stagionale, con 2,6°C di margine tra il mese più caldo (febbraio 26,0°C) e quelli più freschi (23,4°C in luglio e agosto). 24,8°C la media annua.
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