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Il clima dell’Austria: a 3000 metri medie di -13°C in inverno e +1°C in luglio (seconda parte)

di Giovanni Staiano
16 Apr 2004 - 12:53
in Senza categoria
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Nella prima foto Lamsenjochhutte e Schafjochl nel Karwendel. Nella seconda foto Vienna: ingresso Hofburg de Michaelersplatz. Foto di Giovanni Staiano.
il clima dellaustria a 3000 metri medie di 13c in inverno e 1c in luglio seconda parte 675 1 2 - Il clima dell'Austria: a 3000 metri medie di -13°C in inverno  e +1°C in luglio (seconda parte)
Nell’Austria alpina gli insediamenti e le attività umane si concentrano nelle valli, tuttavia buona parte del territorio è costituito da aree montane a pascolo o improduttive e ci sembra interessante capire il clima anche di queste zone.

Il clima di alta montagna è ben rappresentato dalla stazione di Sonnblick, a 3107 metri, negli Alti Tauri. Qui le medie, espresse in °C, sono negative per 10 mesi l’anno (gennaio -12,8°, febbraio -13,0°, aprile -8,6°, giugno e settembre -0,8°, ottobre -4,2°) e solo luglio e agosto hanno una media di +1,2° (la media annua è -6°). Notare la ripresa primaverile più lenta che al piano, fenomeno tipico dei climi d’alta montagna (a ottobre spesso nelle valli si ha già inversione termica, mentre in primavera al contrario le vallate già libere dalla neve si scaldano molto più rapidamente delle vette). Abbondanti le precipitazioni, praticamente sempre nevose, salvo qualche episodio di pioggia in luglio e agosto: 1579 mm, con massimo primaverile (aprile 159 mm, maggio 151) e minimi in autunno (settembre 111 mm, ottobre 115) e in febbraio (112).

Nel salisburghese si trova la stazione di Feuerkogel, a 1618 metri, quindi indicativa del clima della media montagna. Qui si hanno -3,1° in gennaio e -4,2° in febbraio, con inverni quindi appena più freddi che nei fondovalle (dove l’inversione termica abbassa le medie), 1,3° in aprile, 11,6° in luglio, 6,4° in ottobre (3,8° la media annua). Precipitazioni: 1836 mm/anno, con massimo estivo (giugno 228 mm, agosto 214, luglio 207) e minimi autunnali e primaverili (ottobre 106 mm, febbraio 101, aprile 104).

L’Austria è un paese a vocazione turistica per eccellenza. Vienna, con le vestigia del passato di capitale dell’impero asburgico, e Salisburgo, ricca di tesori artistici e nobilitata dall’annuale Festival Musicale, rappresentano mete fra le più battute in Europa dai flussi turistici. L’interesse storico-artistico non si esaurisce in queste due città, perché molto interessanti sono anche Innsbruck (oltretutto favorita dalla sua posizione di crocevia negli spostamenti fra Italia e Germania) e Linz. Anche nell’Austria “minore” vi sono molte cose da vedere, in particolare le grandi Abbazie (Melk, Markt St.Florian, Kremsmunster, Stams) e alcuni piccoli centri, arricchiti dalle vestigia di importante passato medievale (Hall in Tirol, Krems) o di ricchezza data da attività mineraria (Schwaz).

I Laghi del Salisburghese e della Carinzia, quello di Costanza, ma anche il più alto Achensee incastonato tra i monti del Tirolo, richiamano turisti in cerca di relax e di clima più dolce, ma sono le montagne la grande attrattiva del paese.

Sia in inverno che in estate la montagna austriaca è in grado di offrire attività e divertimenti, oltre che paesaggi magnifici e aria buona, per tutte le tipologie di turismo, da quello più attento al confort e al riposo a quello più avventuroso. Lo sci è il vero sport nazionale e le stazioni di sport invernali abbondano, con in testa Kitzbuhel, Badgastein e Schladming, mentre Seefeld è la capitale austriaca del fondo. In estate il trekking è praticatissimo, con i sentieri invasi anche dai vicini tedeschi, e anche qui c’è spazio dalle passeggiate tranquille, come quella che risale le stupende Cascate di Krimml, alle escursioni più impegnative (con segnaletica in genere ottima), fino alle arrampicate sui calcari del Karwendel (dove comunque le salite ai rifugi sono appaganti e alla portata di tutti) o alle salite su ghiaccio al Grossglockner o al Grossvenediger. C’è terreno a volontà anche per gli appassionati di Mountain Bike o di sport acquatici, vista l’abbondanza di laghi e torrenti.

Tutto questo in una nazione dove l’ospitalità è una cultura radicata, con strutture di prim’ordine e molto competitive a livello prezzo, soprattutto nel mese di agosto, non penalizzato come da noi dai prezzi altissimi dell’alta stagione (in genere in Austria i costi sono fissi per tutto luglio e agosto).
Ovviamente le zone più mondane sono un po’ più care ma, per fare un esempio, basta spostarsi da Kitzbuhel alla vicina Kirchberg per vederli scendere vertiginosamente.

Anche la ristorazione è di buon livello e non cara. Si mangia ovviamente alla tedesca, con pane a richiesta, “Suppe” come primo piatto, piatto principale (tipici la Wienerschnitzel, la classica cotoletta impanata, il Gulasch, meno piccante di quello ungherese, il Tafelspitz, bollito di manzo) comprensivo di abbondante e variegato contorno, dessert (vero orgoglio della gastronomia austriaca, con le famose Sachertorte e Linzertorte e le Palatschinken, crepes alla marmellata o alle più svariate creme), il tutto annaffiato da ottime birre ma non manca neppure il vino (nelle colline intorno a Vienna l’assaggio del vino novello nelle “Heuriger”, trattorie-mescite tipiche, è una sorta di rito collettivo). Tutti i centri hanno almeno una Gasthof, un esercizio familiare sempre più che dignitoso dove si può mangiare, bere e dormire a prezzi modici, iniziando la giornata davanti a un ricco buffet di colazione.

L’Austria è nella UE e in area Euro, quindi con prezzi facilmente confrontabili con quelli italiani. Il modello E111 permette di usufruire della reciprocità nell’utilizzo dei servizi sanitari, mentre i soci CAI hanno diritto nei rifugi allo stesso trattamento dei soci OeAV e DAV, i club alpini austriaco e tedesco (quest’ultimo gestisce molti rifugi in territorio austriaco).

Ottima la rete stradale, con possibili code nei periodi dei grandi spostamenti sulle arterie di transito per la Germania e l’Italia, anche se l’eliminazione delle barriere doganali ha molto migliorato la situazione (non ci sono più le code mostruose alla frontiera austro-tedesca, a Kufstein). Per la circolazione sulle autostrade occorre la “Vignette”, un contrassegno che può avere validità 10 giorni, 2 mesi o un anno, acquistabile già in Italia alle aree di servizio presso la frontiera. Alcune arterie, tra cui l’Autobrennero, richiedono poi un ulteriore pedaggio, come pure molte strade di montagna, non solo di attraversamento (tipo Passo del Rombo) ma anche di accesso a frequentati percorsi di trekking (come molte strade che risalgono le valli del Karwendel o quella che conduce alle cascate di Krimml). Molti i passi alpini chiusi in inverno, fra cui il citato Rombo e l’Hochtor, sulla spettacolare strada del Grossglockner (vivamente consigliata la deviazione che conduce al belvedere sul ghiacciaio che scende dal Grossglockner stesso e dal Johannisberg).

Il portale Internet del turismo austriaco è www.austria-tourism.at. Informazioni in italiano su www.austria.info/it. www.austria.it è il sito dell’ambasciata austriaca in Italia.

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