Paese dell’Africa nordoccidentale, l’Algeria si estende per oltre 2,4 milioni di kmq, in larga parte di territorio desertico, nel Sahara a sud delle montagne dell’Atlante, spingendosi a latitudini inferiori a quella del Tropico del Cancro.
Partendo da nord troviamo per prima la fascia di territorio affacciata sul Mediterraneo, e appunto caratterizzata dal clima che dal Mare Nostrum prende il nome, con estate calda, inverno mite e precipitazioni concentrate soprattutto nel semestre freddo e molto scarse in estate. Le piogge sono in genere comprese tra 500 e 1000 mm/anno, superando localmente i 1000 mm solo nella parte più orientale della costa. In estate tutta la fascia mediterranea riceve meno di 10 mm/mese, mentre in gennaio si sta fra i 50 e i 100 mm, soglia superata appunto solo nella parte più orientale.
La catena dell’Atlante consta di due barriere montuose parallele, l’Atlante Telliano e l’Atlante Sahariano, entrambi culminanti a oltre 2300 metri, caratterizzate come tutte le regioni montuose da clima variabile a seconda dell’altitudine e dell’esposizione, con precipitazioni piuttosto abbondanti (anche qui prevalentemente invernali) sul versante marittimo del Telliano e più scarse altrove. I rilievi più orientali, alle spalle di Annaba, oltre a ricevere oltre 100 mm in gennaio, sono l’unica zona del paese a superare la soglia dei 10 mm/mese di luglio.
La fascia intermedia tra le due catene (altopiano degli Chott) è caratterizzata da clima steppico, con precipitazioni complessive tra 250 e 500 mm/anno, praticamente assenti da maggio a settembre, ma che non superano i 50 mm/mese neppure nei mesi più piovosi, come gennaio.
A sud dell’Atlante sahariano si entra nel vastissimo deserto, dove le precipitazioni sono ovunque molto inferiori ai 250 mm/anno, scendendo sotto i 100 già a sud del 34°N e diventando inferiori ai 50 mm sotto il 32°N, per risalire leggermente all’estremità più meridionale del paese, grazie alle (scarse) piogge estive, molto più abbondanti intorno ai 15°/18°S, nei più meridionali Mali e Niger.
Il regime delle precipitazioni è naturalmente determinato dal fatto che nel semestre caldo anche l’Algeria settentrionale risulta protetta dall’anticiclone sub-tropicale, mentre nel semestre freddo ci sono frequenti occasioni per il transito di fronti perturbati, con il ritiro, seppure a intervalli, degli anticicloni a latitudini più meridionali. La posizione del rilievo, parallelo alla costa, crea un effetto stau anche in occasione di correnti nord-occidentali anche solo moderatamente umide e instabili, che però si caricano di umidità transitando sul Mediterraneo. In questi casi la neve cade sulle montagne, dove infatti è tutt’altro che rara, anzi è frequente e spesso abbondante oltre i 1200-1300 metri.
La catena montuosa che si trova a sud della costa crea invece effetto foehn con i venti già caldi del deserto, facendo incrementare ulteriormente le temperature (è lo stesso effetto che si ha, per lo stesso motivo, con lo scirocco a Palermo), che in queste circostanze possono superare, anche sul mare, i 40°C di massima e i 30°C di minima.
Le isoterme sono comprese in gennaio fra 10° e 15°C sul Mediterraneo, sono fra gli 8° e i 10°C nella fascia intermontana (più continentale), tra 11° e 15°C nella fascia desertica a nord del 25° parallelo (dove naturalmente sono molto forti le escursioni giornaliere), superando i 15° sotto questa latitudine. In luglio sulla costa siamo fra i 25° e i 30°C, nella fascia intermontana e nella parte più settentrionale del Sahara fra 30° e 35°C, superiamo i 35°C sotto il 30° parallelo, anzi nel Grande Erg Occidentale già a sud del 28°N.
Elemento importante del clima algerino è anche il vento. Il chili (o chichili), che soffia da sud o sudovest, causa fortissime tempeste di sabbia e il già citato effetto foehn sulla costa, mentre nel sud del paese soffia spesso l’harmattan, vento da N/NE, soprattutto invernale/primaverile e mattutino causato dal richiamo d’aria verso la fascia intertropicale dove staziona aria più calda e dove la pressione è più bassa.
Il clima dell’Algeria (seconda parte):
www.meteogiornale.it/news/read.php?id=17836
Il clima dell’Algeria (terza parte):
www.meteogiornale.it/news/read.php?id=17837