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Il clima della Tunisia (prima parte)

di Giovanni Staiano
25 Mar 2007 - 11:51
in Senza categoria
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il-clima-della-tunisia-(prima-parte)
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Nella prima immagine (fonte www.berclo.net) la Grande Mosquee di Kairouan, nella seconda (fonte www.nachoua.com) il souk di Tunisi.
il clima della tunisia prima parte 8504 1 2 - Il clima della Tunisia (prima parte)
Andiamo in Africa, ma un’Africa molto vicina a noi visto che parliamo della Tunisia, interamente compresa tra 30° e 37,5°N ed affacciata sul Mediterraneo, fronteggiando la nostra Sicilia.

La superficie di questo paese è di 163.600 kmq, su cui vivono 9 milioni di persone. Morfologicamente il territorio è per lo più pianeggiante, salvo che la parte interna a nord del Chott el Jerid, occupata dagli ultimi rilievi della catena dell’Atlante, che superano i 1500 metri di altezza.

La costa settentrionale, con il rilievo alle spalle, è caratterizzata da vegetazione e clima mediterraneo, come pure quella orientale fino al Golfo di Gabes. Le precipitazioni sono sempre superiori ai 250 mm/anno, ma superano i 500 mm a ovest di Biserta.

Il settore montuoso nella parte nord del paese mostra i caratteri del clima mediterraneo attenuati dalla distanza dal mare e dall’altitudine, mentre rimangono abbastanza significative le precipitazioni, superiori ai 500 mm/anno nel settore più settentrionale, comprese tra i 250 e i 500 mm più a sud, sui versanti che scendono verso il deserto.

Da Gabes verso il confine libico il clima della costa, non più protetta dal rilievo, assume caratteristiche più steppiche, con riduzione delle precipitazioni, allungamento della stagione secca, e avanzata delle sabbie sahariane spesso fino al mare.

Tolta questa sottile fascia costiera tutta la parte meridionale del paese, a sud della linea Tozeur-Gabes, compreso quindi lo Chott el Jerid, ha clima desertico, con precipitazioni ridottissime (e solo invernali) che diminuiscono sempre più addentrandosi nel Sahara, e vegetazione limitata in pratica solo alle oasi.

Le temperature di gennaio sono inferiori ai 10°C (in °C esprimeremo tutti valori termici) nel settore montuoso, dove sulle cime non è raro vedere cadere la neve, e comprese fra 10° e 12° nel resto del paese, con le escursioni termiche ovviamente più elevate nell’interno che non sulla costa.

In luglio/agosto se la fascia costiera e quella montuosa hanno isoterme comprese tra i 25° e i 30°, nella parte desertica l’isoterma 30° viene superata e la media delle temperature massime è di oltre 40°. Non sono affatto insolite temperature massime fino a 45°/46°, ovviamente accompagnate a bassi tassi d’umidità, con caldo quindi torrido.

La capitale Tunisi registra 446 mm/anno di precipitazioni, con massimo invernale (dicembre 63 mm, gennaio 62) e stagione secca estiva (luglio 3 mm, agosto 7). Fra le mezze stagioni più piovoso l’autunno della primavera. Le temperature: gennaio 10,4°, aprile 15,2°, luglio 25,5°, agosto 26,3°, ottobre 19,5° (media annua 17,7°). Le temperature estive sono mitigate dalle brezze marine, subendo brevi ma forti impennate quando la situazione barica è tale da richiamare i venti caldi e secchi dal deserto.

Biserta, più a ovest, fa segnare precipitazioni più abbondanti, con 541 mm/anno, con massimo invernale (dicembre 119 mm, gennaio e novembre 76 mm) e minimo estivo (3 mm in luglio e agosto). Simili a Tunisi le temperature: gennaio 11,2°, aprile 14,9°, luglio 26,1°, agosto 26,4°, ottobre 20,8° (media annua 18,1°).

Jendouba si trova nell’interno, ma a quota bassa (143 metri). Il regime termico cambia, avendo 9,8° in gennaio, 14,6° in aprile, 27,3° in luglio, 27,4° in agosto, 19,5° in ottobre e 17,9° di media annua. Rispetto a Tunisi abbiamo 2,5° in più di escursione stagionale e anche le escursioni giornaliere sono ben diverse in quanto si passa dai 9° e 12,5° della marittima Tunisi in gennaio e luglio ai 12,5° e 18° della continentale Jendouba negli stessi mesi. 457 mm di pioggia cadono mediamente durante l’anno, con rari temporali in estate (4 mm in luglio, 10 in agosto, ma già 32 in settembre) e stagione più piovosa in inverno (dicembre 63 mm, gennaio 62, febbraio 50).

Torniamo sulla costa, scendendo verso sud fino a Sfax e Gabes, alle estremità nord e sud del Golfo di Gabes. Le piogge sono già molto inferiori che a Tunisi e Biserta, ammontando a 203 mm/anno a Sfax e 193 a Gabes. La stagione secca va da maggio a inizio settembre (con medie inferiori al millimetro in luglio) e il mese più piovoso è ottobre (41 mm a Gabes, 32 a Sfax), mentre nel periodo novembre-aprile entrambe le località sono sui 20 mm/mese, con un minimo secondario in febbraio (ca. 15 mm in entrambe). Le temperature di Sfax (fra parentesi quelle di Gabes) sono: gennaio 11,3° (11,5°), aprile 16,9° (17,6°), luglio 26,5° (26,7°), agosto 27,4° (27,5°), ottobre 22,1° (21,6°), anno 19,2° (19,4°).

Le strade che procedono nell’interno da Sfax e da Gabes verso lo Chott el Jerid si incontrano a Gafsa (a 313 metri), dove il clima è già semidesertico, con i suoi 161 mm/anno di precipitazioni, di cui solo 56 da aprile a settembre (minimo in luglio con 2 mm). Da ottobre a marzo, salvo il solito minimo secondario di febbraio (12 mm) si oscilla intorno ai 18-20 mm/mese. Si raggiungono i 20° di escursione annua, passando dai 9,1° di gennaio ai 29,1° di luglio (aprile 17,3°, ottobre 20,0°, anno 19,0°), che aumentano ancora a quasi 21° a Tozeur, ancor più nell’interno, sullo Chott el Jerid, dove si passa da 11,4° in gennaio a 32,1° in luglio e agosto (aprile 20,5°, ottobre 23,5°, anno 21,9°). Le temperature più alte di Tozeur sono anche dovute alla minore altitudine.

Qualche valore estremo. A luglio 2001 a Tozeur si sono toccati i 48,3°, con una media mensile delle massime di 42,2° (media assoluta 34,6°, quindi caldo superiore alla norma). L’umidità media mensile è stata del 27%. A El Borma, a 31,4°N, in pieno deserto, la massima assoluta nello stesso mese è stata 47,1°, la media delle massime 42,3° (ma fu per esempio “solo” di 39,3°C nell’agosto 2003), l’umidità media del 18%. Per confronto Tunisi nel mese in questione ha avuto una umidità media del 55%. Ancora a El Borma, da ricordare in anni recenti il 50,1°C di massima il 26 luglio 2005.

El Borma in gennaio vede talvolta il termometro scendere sotto lo zero la notte (minimo di gennaio 2001 -0,8°, media minime 4,1°), ma le massime spesso superano i 20° (media delle massime di gennaio 2001 18,2°, con un picco di 24°).

Nella seconda parte qualche informazione sui motivi di interesse del paese.

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