L’ultimo settore di territorio russo-europeo che esiminiamo è quello delle coste del Mar Nero, mare che ha un vistoso effetto mitigatore tanto più sentito in quella parte di costa riparata a nord dai rilievi caucasici, e della fascia caucasica e sub-caucasica.
In particolare distinguiamo le seguenti aree climatiche: 1. la costa del Mar Nero, con clima mediterraneo (ma senza una vera siccità estiva); 2. la fascia subcaucasica, con clima temperato fresco sub-continentale; 3. le montagne del Caucaso, con clima di montagna.
Il regime delle precipitazioni vede accumuli piuttosto abbondanti ovunque. Sulla costa del Mar Nero (zona 1) cadono tra 500 e 1000 mm di precipitazioni sulla parte ovest, mentre più a est si superano ampiamente i 1000. 500/1000 mm cadono anche nella fascia subcaucasica (zona 2), dove localmente si superano i 1000. La fascia montana (zona 3) vede cadere ovunque oltre 1000 mm/anno, ma spesso si superano i 2000, in un regime che, come in tutte le zone di alta montagna, vede grosse variazioni secondo l’esposizione delle vallate e l’altezza dei crinali.
Il campo termico di gennaio vede la isoterma al suolo -5° passare appena a nord del Mar d’Azov, per poi dirigersi verso sudest nella fascia subcaucasica. Solo una stretta fascia costiera sul Mar Nero supera gli 0° in gennaio, anche di diversi gradi nella parte est, protetta dai rilievi caucasici. A proposito di questi ultimi, le temperature come sempre accade nelle zone di montagne sono basse per effetto dell’altitudine, con differenze sensibili da valle a valle a seconda dell’esposizione.
In luglio la costa del Mar Nero ha temperature medie comprese tra 20° e 25°. Le temperature calano alzandosi di quota, così abbiamo valori tra 15° e 20° nella fascia subcaucasica e sotto i 15° sulle montagne.
La costa del Mar Nero è, come detto, un angolo di mitezza invernale, con ovunque medie positive ma notevoli differenze tra la parte occidentale, comunque aperta ai venti freddi, e quella orientale, dove il riparo offerto dai rilievi caucasici è notevole e l’eventuale burian si presenta comunque foehnizzato.
Soci, nota località di soggiorno e turismo balneare, quasi ai confini georgiani, è nella fascia più riparata e infatti abbiamo: gennaio 5,8°, aprile 11,6°, luglio 22,8° (agosto 22,9°), ottobre 15,6°, media annua 14,0°. L’escursione giornaliera media è sui 6°, ma in nessun mese supera gli 8°. Pur essendovi alcuni caratteri del clima mediterraneo esso non può essere però definito tale in senso stretto per l’elevata piovosità estiva, per lo più in forma di temporali che scoppiano quando sul Mar Nero scende aria fresca (e in questo caso il rilievo alle spalle esalta i fenomeni). Dei 1597 mm/anno di precipitazioni infatti 100 cadono in luglio e 110 in agosto, mentre il mese più secco è maggio con 82 e il periodo autunno/inizio inverno è il più piovoso (186 mm in dicembre, 184 in gennaio).
Tuapse, più a ovest, è meno mite di Soci in inverno. Queste le medie: gennaio 4,6°, aprile 11,4°, agosto 23,2°, ottobre 14,7°, media annua 13,5°. Precipitazioni: 1373 mm/anno, con minimo primaverile (maggio 77 mm, aprile 80), estate segnata dai temporali (luglio 90 mm, agosto 180), piogge molto copiose in tardo autunno e inizio inverno (dicembre 161 mm, gennaio 157).
Ancora più occidentale Novorossisk resta comunque a +2,3° in gennaio, quasi 8° più della non lontana Rostov (che abbiamo analizzato nel precedente articolo). Altri valori: aprile 10,5°, luglio 23,7°, ottobre 14,3°, anno 12,6°. Precipitazioni, senza più l’effetto del rilievo alle spalle, scese a 758 mm/anno, con minimi in aprile/maggio e agosto (mese più asciutto maggio con 43 mm) e massimi da novembre a febbraio (più piovoso dicembre con 103 mm).
Nel dicembre 2001, un mese invernale che fu molto freddo in Russia, Rostov è scesa a -18,0°, mentre Tuapse e Soci si sono fermate rispettivamente a -2,8° e -0,5°. Nel luglio dello stesso anno, però, Rostov è arrivata a 39,0° mentre Soci si è fermata a 33,7°.
Andiamo ora nella fascia sub-caucasica, cominciando da Grozny, il martoriato capoluogo della Cecenia. Queste le temperature medie (siamo vicino ai monti, ma a soli 124 metri di quota): gennaio -3,3°, aprile 10,3°, luglio 23,9°, ottobre 10,7°, media annua 10,3°. Precipitazioni pari a 469 mm/anno, con massimo estivo (giugno 75 mm, luglio 60) e minimo invernale (gennaio e febbraio 21 mm, precipitazioni in genere nevose da dicembre a metà marzo).
Situazione termica simile, solo un po’ più freddo, nella più occidentale Pjatigorsk, con questi valori: gennaio -3,9°, aprile 8,6°, luglio 21,4°, ottobre 9,2°, media annua 8,6°. Precipitazioni pari a 607 mm/anno, con massimo tra tarda primavera e inizio estate (giugno 99 mm, maggio 84, luglio 74) e minimo invernale (gennaio 21 mm, febbraio 23).
In conclusione alcune informazioni per chi volesse visitare da turista questo grandine paese. Interessanti portali per informazioni e notizie, i cui motivi di interesse non si limitano a Mosca e San Pietroburgo, sono www.russiaonline.it, www.russia-turismo.com (in italiano) e www.russia-travel.com (in inglese). Una buona guida online di Mosca, in inglese, è www.moscow-driver.com.
Il clima della Russia europea
Introduzione
www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15775
La zona subartica e continentale fredda del nord
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15776
Mosca e la parte centrale
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15809
Le steppe del sud e la costa sul Mar Caspio
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15815
La costa sul Mar Nero e la zona caucasica
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15817