Sparpagliate fra 8° e 28°S, le isole costituenti la Polinesia Francese appartengono a vari arcipelaghi del Pacifico Meridionale, tra cui i principali sono le Marchesi, le Tuamotu e le Isole della Società. La latitudine le pone quasi per intero nella fascia intertropicale e infatti le caratteristiche climatiche sono proprio quelle tipiche di questa fascia, con temperature sempre elevate e stagione piovosa nel semestre caldo. Solo le isole più meridionali, quelle a sud del Tropico, hanno una escursione stagionale piuttosto significativa, rimanendo comunque superiori ai 20°C come isoterma di luglio e agosto.
In luglio, al culmine dell’inverno australe, le isole della Polinesia sono battute dagli alisei di SE, freschi e abbastanza asciutti, tanto che le precipitazioni sono comprese tra 50 e 100 mm/mese, come pure in giugno e agosto, con punte più elevate solo sui versanti sopravvento dei rilievi. Questo è il periodo più fresco e meno piovoso per le isole, con isoterme al livello del mare, da sud a nord, intorno a 21°/24°C. Piove di più sulle isole più settentrionali, dove il clima ha caratteristiche più equatoriali, con stagione asciutta più breve e meno secca, e su quelle a sud del Tropico del Capricorno, occasionalmente interessate dalle perturbazioni delle latitudini temperate.
A partire dall’inizio di settembre le temperature iniziano lentamente a salire, prima a nord poi a sud. Questo facilita i moti convettivi, per cui in settembre le piogge cominciano ad aumentare e in ottobre la quantità di pioggia caduta è quasi doppia rispetto a quella dei mesi invernali (90-150 mm/mese), crescendo ancora in novembre. La vera e propria stagione delle piogge inizia però a dicembre, anzi verso la fine del mese nelle isole sotto i 15°S, quando, all’inizio dell’estate australe, la ITCZ, la fascia di convergenza intertropicale, si pone alla latitudine di queste isole, proveniente appunto da nord (ecco perché le grandi piogge iniziano nel nord 15-20 giorni prima che a sud). Contrariamente alle zone intertropicali non costiere, i massimi di temperatura non si hanno nel periodo che precede le grandi piogge, ma proprio nel cuore della stagione umida. L’inerzia termica delle acque fa si che queste si continuino a scaldare per tutto il periodo estivo e, trovandoci su piccole isole, l’influenza della temperatura delle acque marine su quella della terraferma è determinante. I mesi più caldi sono quindi gennaio e febbraio, con isoterme sui 26,5°/27°C.
In tutto il periodo da dicembre a marzo piove molto, con accumuli mensili sui 200-300 mm. Le piogge cadono in genere sotto forma di intensi rovesci, accompagnati da temporali, in prevalenza pomeridiani.
Contributi pluviometrici importanti vengono dal passaggio di tifoni e “tropical storms”, relativamente frequenti da dicembre a marzo soprattutto nella fascia a nord dei 20 gradi di latitudine.
In aprile, ormai nell’autunno australe, le temperature cominciano a scendere, mentre salgono nella fascia tra l’Equatore e il Tropico del Cancro, zona verso cui inizia a spostarsi la ITCZ. Aprile e maggio segnano quindi un periodo di transizione sulle isole polinesiane, durante il quale gradualmente le temperature si abbassano, gli alisei di SE riprendono il predominio e l’atmosfera si essicca, con conseguente graduale diminuzione delle piogge, che in maggio, quando le temperature sono poco sopra i 25°C, si portano intorno ai 100-150 mm.
Come già accennato questa distribuzione stagionale delle piogge è localmente differente per ragioni orografiche, visto che, prevalendo i venti orientali, le zone aperte a questi venti e aventi rilievi a ovest non hanno una vera e propria stagione secca. D’altra parte, al di sotto dei 22-23°S, la piovosità estiva è minore perché anche in questa stagione spesso il regime rimane anticiclonico e la ITCZ resta più a nord.
Il clima è dunque del tipo tropicale con lunga stagione piovosa estiva, con precipitazioni comprese tra 1500 e 3000 mm/anno (la presenza di rilievi localmente esalta gli effetti delle precipitazioni), con una significativa riduzione delle piogge negli anni El Nino.
Nella seconda parte vedremo in dettaglio alcune località.