I modelli matematici di previsione continuano a mostrarci, per metà mese, soluzioni meteo climatiche differenti. Se vi è capitato di leggere l’articolo di approfondimento sul lungo termine avrete notato le differenze sostanziali tra il modello matematico europeo ECMWF e l’americano GFS.
Differenze legate all’evoluzione successiva al peggioramento del weekend, un peggioramento che come detto porterà sul Mediterraneo un impulso freddo di origine polare. Anzi, per la verità saranno due e il secondo dovrebbe innescare la formazione di un vortice ciclonico a ridosso della Sardegna.
Dopodiché continueremo a osservare delle depressioni nord atlantiche sull’Europa centro occidentale ma qui nascono le differenze. Differenze che rispetto a ieri vedono un capovolgimento di fronte, difatti le ultimissime interpolazioni modellistiche ci dicono che il modello matematico americano GFS è orientato a dirottare l’affondo depressionario sulla Penisola Iberica. Non solo, vedrebbe una ricucitura anticiclonica sull’Europa centro orientale, una sorta di ponte che potrebbe interessare anche le nostre regioni. E’ evidente che tale ipotesi condurrebbe l’Italia verso un temporaneo miglioramento del tempo.
L’europeo ECMWF, invece, ci propone una soluzione totalmente differente. L’Alta Pressione delle Azzorre potrebbe dirigersi verso la Penisola Iberica, spingendosi fin verso le Isole Britanniche. Così facendo innescherebbe una nuova discesa d’aria fredda verso il Mediterraneo. Altre piogge, altro freddo, altre nevicate.
Ma da cosa dipendono queste differenze? A nostro avviso dall’interpretazione delle dinamiche atmosferiche in atto ed in particolare alle dinamiche a carico del Vortice Polare stratosferico. Un Vortice Polare sicuramente in rinforzo, ma che potrebbe subire non pochi disturbi legati a impulsi d’aria calda troposferici. A quel punto potremmo effettivamente assistere a una maggiore ondulazione del jet stream, con intrusione di masse d’aria fredda a medie latitudini.
Ipotesi, questo è evidente, ma in questo periodo dell’anno ci sta assolutamente l’incertezza figlia del Vortice Polare. Ed allora dovremo avere pazienza, perché da qui a metà mese le proiezioni modellistiche potrebbero cambiare tanto. In un senso o nell’altro.