La Penisola Iberica è l’area europea che in questo frangente è maggiormente investita dall’ondata di calore. Ogni giorno in alcune località si registrano temperature sino a 40°C. Valori che sono estremi, ma che per il periodo non sono comunque di alcuna eccezionalità.
E’ cambiata la tipologia degli anticicloni, la dinamica delle ondate di calore, le quali in passato avevano una minore durata, ma che innalzavano i termometri anche a 45°C nelle regioni più calde del sud della Spagna.
Ma adesso da quelle parti c’è l’anticiclone africano, e con le alte pressioni la meteorologia ci insegna che ci deve essere bel tempo. Eppure la mappa che traccia i fulmini indica il contrario, e tra il Portogallo e la Spagna ci sono i temporali, e così anche nel territorio continentale ed in Oceano.
A causare i temporali sono le infiltrazioni di aria oceanica che innescano instabilità atmosferica.
L’anticiclone africano è ben diverso rispetto a quello delle Azzorre, e non è sempre sinonimo di bel tempo, anche se il caldo, quello sì che lo porta. Tale figura barica è ben più complessa, e per il nostro clima costituisce un’anomalia molto forte, eppure ora è una costante.
Non è comunque una novità vedere i temporali durante quest’alta pressione africana, li abbiamo visti anche gli altri anni. Per altro, con il contribuito di un elevato tasso di umidità e di altissime temperature, tali fenomeni in Europa sono sovente molto violenti.
Mappa che segnala i fulmini delle ultime 2 ore in Iberia. Fonte blitzortung.org | Temperature registrate attorno alle ore 6:00, in Iberia, fonte infoclimat.fr.