Mentre la ricostruzione dei record del freddo per la base Amundsen-Scott non pone grandi problemi (vedi https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=8468), le fonti riguardanti Vostok, oltre che di difficile reperibilità, sono anche molto frammentarie. Quella che qui viene presentata è dunque una ricerca incompleta e ancora in essere che tuttavia, per quanto provvisoria, riesce a proporre una prima graduatoria dei dieci giorni più freddi registrati nella base antartica ex sovietica a partire dal 1958. Le temperature sono elencate seguendo un triplice criterio: accanto a quelle finora indiscusse, ne compaiono altre di cui le fonti danno valori diversi e per cui viene indicata sia la fonte da cui è tratto il dato in classifica, sia la fonte col dato alternativo (in nota bibliografica); un’ulteriore categoria di valori è invece desunta dai report sinottici: classificati con una doppia barra, stanno a significare che la temperatura minima si è, con ogni probabilità, abbassata sotto quel limite ma non è, al momento, conosciuta. L’asterisco dopo la data, invece, sta a indicare che la temperatura, originariamente espressa in gradi Fahrenheit, è stata convertita in gradi Celsius.
21 luglio 1983 -89,2 °C
24 agosto 1960 -88,3 °C
25 agosto 1958 -87,4 °C (Stepanova, p. 145)
8 agosto 1958 -85,8 °C (Rubin, p. 308)
9 settembre 1998 * -85,6 °C
7 agosto 1958 -85,5 °C (Stepanova, p. 145)
7 agosto 2005 -85,4 °C
10 settembre 1998 * -85,1 °C
27 luglio 1986 * -84,8 °C //
1 settembre 1987 * -84,8 °C //
Da questa prima ricostruzione, emergono otto valori inferiori ai -85 °C; i primi tre rappresentano altrettanti record mondiali, poiché il quarto valore in assoluto è il -86,7 °C registrato alla base Sovetskaya il 9 agosto 1958 (Rubin, p. 308), mentre il quinto, che si colloca a -86,1 °C, venne misurato a Plateau Station il 5 giugno 1968 (Sponholz, p. 165). I report sinottici relativi al record del 1983 s’interrompono al 18 luglio con un dato di -82,8 °C, ma stando al rapporto elaborato dal rilevatore, che parla di temperature in costante diminuzione alla media di 2,5 °C al giorno, è probabile che il 20 luglio si sia andati vicino, o al di sotto di tale limite. Resta da individuare ed esplorare l’intero archivio degli anni Sessanta, decennio in cui spicca il record dell’agosto 1960, che è avvolto da un certo mistero: nessuno l’ha mai messo in discussione, né da parte sovietica (Kolosova, p. 67), americana (Dalrymple, p. 206; Schwerdtfeger, p. 273) o europea (Pinna, p. 108), ma al momento non è stata reperita alcuna fonte che ne descriva il quadro meteo.
Note
Vostok, 25 agosto 1958: Dalrymple, p. 208, riporta -87,8 °C.
Vostok, 8 agosto 1958: Dalrymple, p. 208, riporta -84,7 °C.
Vostok, 7 agosto 1958: Rubin, p. 308, riporta -85,8 °; Dalrymple, p. 208, -84,6 °C.
Sovetskaya, 9 agosto 1958: Dalrymple, p. 206, riporta -86,8 °C.
Bibliografia
P.C. DALRYMPLE, A Physical Climatology of the Antarctic Plateau, in M.J. RUBIN (editor), Studies in Antarctic Meteorology (Antarctic Research Series), Washington, 1966, vol. 9, pp. 195-231.
N.V. KOLOSOVA, Severity of Antarctic Weather, in I.M. DOLGIN (editor), Climate of Antarctica (Russian Translations Series), Rotterdam, 1987, pp. 66-71
M. PINNA, Climatologia, Torino, 1977
M.J. RUBIN, World Record Low Temperature, in «Monthly Weather Review», vol. 86, n. 8 (1958), p. 308.
W. SCHWERDTFEGER, The Climate of the Antarctic, in S. ORVIG (editor), Climates of the Polar Regions (World Survey of Climatology), Amsterdam, 1970, vol. 14, pp. 253-355.
M.P. SPONHOLZ, Among the Magi: Research Tracks in the Desert Snow, 1995, on-line in «New South Polar Times».
N.A. STEPANOVA, The Lowest Temperature in Antarctica, in «Monthly Weather Review», vol. 87, n. 4 (1959), pp. 145-146.