Quando si ha a che fare con evoluzioni meteo climatiche di questo tenore bisogna ponderare molto attentamente ogni singola parola.
Sentir nominare il gelo siberiano incute senz’altro un po’ di timore, ma per chi ama smisuratamente l’Inverno – sappiamo essere tanti, anzi tantissimi – non può non essere una notizia esaltante. D’altronde non capita spesso di avere a che fare con masse d’aria gelida provenienti dal continente asiatico. Se pensate ai luoghi d’origine avete un’idea delle migliaia di chilometri che deve percorrere prima di arrivare in Europa, ancor più se consideriamo il Mediterraneo.
Al di là dei chilometri, affinché possa valicare gli Urali devono accadere tutta una serie di cose che richiedono tantissima energia. Chi ci segue sa già di cosa stiamo parlando, per coloro i quali non avessero la minima idea di cosa sta accadendo in atmosfera proviamo a fare un piccolo ripasso.
Il Vortice Polare, ovvero l’enorme struttura ciclonica tipica del semestre freddo e capace di dettare le condizioni meteo climatiche invernali dell’intero emisfero settentrionale, è sotto assedio. Trattandosi di una struttura gelida, i riscaldamenti innescati dalle cosiddette onde di pressione non fanno altro che fiaccarlo.
In questo momento sta provando a rispondere, ma non sembra in grado di acquisire la forma circolare che certificherebbe la vittoria della guerra. Difatti stiamo osservando un Vortice “stiracchiato”, di forma ellittica, esposto a nuovi disturbi provenienti dalla troposfera.
Facciamola breve: Vortice Polare forte = inverno anonimo, Vortice Polare debole = maggiori probabilità di freddo. Sembra si stia andando incontro non soltanto a una debolezza evidente del Vortice, ma addirittura verso una vera e propria rottura dello stesso.
Tornando al gelo siberiano, il momento in cui il Vortice proverà a riconquistare il Polo Nord geografico e a ricompattarsi sarà quello ideale per l’avanzata del gelo siberiano.
Qualora il Vortice dovesse riuscire nell’impresa di compattarsi, beh allora il gelo siberiano potrebbe non farcela. Non solo, quest’ultima ipotesi spalancherebbe le porte a un ulteriore Inverno anonimo. A quel punto le proiezioni stagionali indicanti una stagione invernale segnata da miti temperature e anticicloni persistenti potrebbero davvero avverarsi.