Stiamo monitorando con estrema attenzione l’evoluzione del Vortice Polare, conseguentemente l’evoluzione meteo climatica dell’intero emisfero settentrionale.
In vari precedenti approfondimenti avevamo ipotizzato un repentino cambiamento nel corso delle festività natalizie, soprattutto un vero e proprio ribaltone nelle proiezioni modellistiche. Era lecito attendere fulminee variazioni, senza alcun preavviso. Ed è successo. Gli ultimi run del modello matematico GFS ha dipinto quella che da tempo era la nostra idea: l’aria gelida delle sconfinate steppe russo-siberiane in avanzamento verso il continente europeo.
Lo sbilanciamento del Vortice Polare sul comparto euroasiatico ha prodotto gli effetti voluti, ovvero un netto raffreddamento della Siberia. Guardando le varie mappe previsionali è possibile scorgere l’enorme Anticiclone termico ed è possibile riscontrarne un ottimo stato di salute. Anticiclone che, se l’ipotesi modellistica risultasse esatta, andrebbe a congiungersi all’Alta delle Azzorre in un abbraccio che per la circolazione atlantica si rivelerebbe soffocante. Per capirci, il flusso zonale subirebbe un pesante battuta d’arresto.
Stiamo parlando del periodo a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 e stiamo parlando di scenari non dissimili dal ben noto febbraio 2012.
Ma al di là della realizzazione o meno di questo primo step, tutto lascia presagire movimenti ancor più eclatanti. Il Vortice Polare, nel tentativo di rafforzarsi e di riposizionarsi sul Polo, andrà incontro a nuovi pesanti disturbi ad opera di due onde di pressione: l’una sul Pacifico, l’altra in Atlantico. I flussi di calore, convergenti, potrebbero letteralmente far saltare il banco ossia far saltare in aria il Vortice Polare.
L’eventuale “split”, le cui probabilità crescono giorno per giorno, potrebbe spalancare le porte a un Inverno d’altri tempi. Per capirci, l’ondata di gelo siberiano potrebbe rappresentare nient’altro che un assaggio. Gennaio, ma anche Febbraio, potrebbero caratterizzarsi per ondate di freddo talvolta rilevanti, anche qui da noi.
Qualcuno, giustamente, ci chiede se qualcosa potrebbe andare storto. Ci sentiamo di rispondere in questo modo: la meteorologia è una scienza inesatta, quindi non possiamo escludere nulla. Certo è che al momento la situazione è tutt’altro che statica e le probabilità sono nettamente a favore dell’inverno d’altri tempi.