PREVISIONI METEO: lo Stato dell’Alaska, ma anche la parte nord occidentale del Canada (lo Yukon), sono stati caratterizzati da un inverno piuttosto mite e da una primavera ed un’estate calda fino a valori record in questo anno 2019.
Il nuovo anno che sta per entrare invece sembra avere caratteristiche del tutto opposte per queste zone, a causa di un profondissimo vortice depressionario in quota, che, dal mar Glaciale Artico, tenderà a slittare verso sud invadendo l’intera Alaska e portandovi una intensa ondata di freddo.
La situazione poi tenderà a rimanere stabile per molti giorni, portando quindi, tra l’Alaska e il Canada nord-occidentale, un’ondata di freddo prolungata con rari precedenti nel passato.
Il minimo a 500 hPa assumerebbe un valore di 4630 metri di geopotenziale, l’equivalente di un ciclone, un valore che non trova riscontro nella storia recente climatica del Mar Glaciale Artico.
Le anomalie termiche rischiano di essere di 25-28°C al di sotto della norma, e facilmente nelle zone interne dell’Alaska e dello Yukon si potranno avere valori minimi compresi tra 45 e 50°C al di sotto dello zero, con valori di -40°C ad 850 hPa (circa 1500 metri di altezza).
Già la mattina di Natale la località di Fort Yukon ha registrato una temperatura minima di -42,8°C, mentre il 26 dicembre si sono raggiunti -45°C a Bettles (Alaska) e -47,7°C a Thomsen River (Canada), ma i valori termici caleranno ancora nei prossimi giorni.