Con Bill (992 hPa) ridimensionato a semplice ciclone extratropicale, incombe sopra il Mare del Nord una nuova struttura depressionaria: Giselher (989 hPa).
L’aggregazione ciclonica settentrionale culmina con la depressione Friedrich che, con i suoi 1008 hPa, si sposta verso la Penisola di Kola.
Nonostante questa triade sia ben agguerrita, non riesce, con i suoi fronti freddi, ad intaccare la resistenza anticiclonica mitteleuropea, formata dalla robusta struttura di Mara (1019 hPa) sul versante orientale ed dal vasto cuneo subtropicale sopra l’intero settore sud-occidentale.
Nel Mediterraneo centrale, però, si nota un break barico capace di invertire la circolazione e scontrarsi con la rovente atmosfera nordafricana sulla Sardegna, Corsica e Tunisia.
L’ondulazione barica mediterranea è ben visibile con le sue nubi ricche di pioggia sopra il Canale di Sicilia, investendo probabilmente con situazioni temporalesche pomeridiane anche la Sardegna.
I cicloni settentrionali si sforzano di mettersi in mostra sopra il Mare del Nord. Le loro scie fredde si allungano sino ai primi lembi di terra ferma europea, ma senza scaturire alcun effetto instabile.
Unica eccezione è la vivace condizione ventosa presente sopra i fiordi norvegesi, accompagnata anche da notevoli precipitazioni pluviometriche.
Instabilità sporadica raggiunge anche i confini italiani nord-orientali, estendendosi sino sull’Austria, frutto della residua atmosfera fredda scandinava scontratasi con la calda alta pressione Mara.