Danny, forte ciclone a 982 hPa, lavora instancabilmente sopra il Mare del Nord. Il suo vortice occlusivo sovrasta le coste circostanti ed il suo lungo fronte freddo si addentra nel cuore dell’Europa.
Esteso dalla Germania settentrionale sino ai Balcani, forte di un richiamo depressionario a 1007 hPa presente sull’Italia, affonda i suoi colpi migliori sul Triveneto e sulla costa dalmata.
Ad occidente si scorge la possente avanzata di Ottilia, nuovo anticiclone azzoriano a 1026 hPa. Di struttura robusta, pressa verso il cuore del Continente, conquistando piano piano nuovi spazi a discapito dell’area instabile nordatlantica.
Sopra i confini orientali del Continente vige nuovamente la protezione anticiclonica, anche se la presenza del vicino fronte freddo germanico ne minaccia la durevole stabilità.
Il Meteosat fotografa un’Europa tagliata di netto dal lungo fronte freddo di origine nord-atlantica. L’esteso vortice ciclonico appostato sopra il Mare del Nord invade con la sua scia occlusiva ricca di piogge durevoli e cospicue i territori circostanti.
Nubi dense pronte a sprigionare tutto il loro potenziale pluviometrico si estendono lungo l’intera Germania sino ad arricchire la porzione avanzata del suddetto fronte.
Infatti, il nord-est italiano, le aree ex-jugoslave ed i settori balcanici settentrionali risentono maggiormente degli scontri di massa che si innescano con la porzione superficiale dell’anticiclone subtropicale presente.
A causa della costante traslazione verso oriente della bolla anticiclonica azzorriana, le perturbazioni oggi in essere sopra il cuore europeo tendono a dirigersi verso i Paesi dell’Est, lasciando lentamente spazio al ritorno anticiclonico.