Il precoce Autunno che interessa parte d’Italia, si percepisce ormai come una costante per il Nord Italia, dove la temperatura diurne stenta a raggiungere i 20°C in varie località della Valle Padana. Da queste parti si rischia di passare dai climatizzatori spenti venti giorni fa ai termosifoni accesi con quasi un mese di anticipo rispetto a quanto prevede la legge.
Non solo, nelle Alpi ogni giorno si ha notizia di nevicate, per ora a quote prossime ai 2000 metri, ma il fronte freddo che transiterà nella notte tra lunedì e martedì potrebbe portare la neve anche ben più giù, forse anche i 1500 metri ed anche meno in Alto Adige.
Nel frattempo, tra le maggiori città dove i sindaci hanno annunciato la possibilità di accendere i termosifoni ci sono Trento e Bolzano. Ma è probabile che seguano a ruota molte altre località.
Chi ha il riscaldamento autonomo lo ha iniziato ad usare nelle alte pianure di Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli.
Di certo le regole per l’accensione dei termosifoni andrebbero riviste in virtù delle variazioni reali del clima, e non la statistica, che specie in questi anni è stata spiazzata dal tempo atmosferico reale. Basta solo pensare al tepore di Marzo e primi di Aprile che ha visto i termosifoni accesi come se ci fosse il gelo, mentre il freddo poi è giunto tra fine Aprile ed i primi di Maggio, con neve a quote collinari e persino gelate in alcune località di pianura.