Un blocco d’aria fredda d’origine artica interessa da qualche giorno le nazioni settentrionali ed orientali dell’Europa, ma ora sta sfondando anche verso il settore centrali del Continente. Parte di quest’aria fredda si appresta a penetrare fin verso l’Italia, veicolata da correnti nord-orientali.
Ci sarà quindi un calo termico sensibile su alcune nostre regioni da martedì, principalmente al Nord e sul medio versante adriatico. Lo scorrimento di quest’aria artica avverrà lungo il perimetro meridionale di un anticiclone in rinforzo sul Centro Europa e con massimi in consolidamento tra Francia e Germania.
La colonnina di mercurio si assesterà su valori decisamente più invernali. Più in generale, tutto il Centro-Nord subirà l’azione fredda, che si tramuterà in un calo delle temperature più rilevante nei valori minimi notturni.
Ci attendiamo infatti gelate anche abbastanza in Val Padana, con temperature mattutine attorno allo zero o inferiori in molte aree di pianura. I massimi effetti del raffreddamento si avranno entro mercoledì, allorquando l’aria fredda affluita da est si sarà meglio depositata nei bassi strati.
Sarà comunque un’irruzione tutto sommato modesta, quanto meno rispetto al grosso dell’aria fredda che investirà con più enfasi tutta l’Europa Centro-Orientale. L’afflusso dell’aria fredda verrà peraltro in parte ostacolato dalla rimonta anticiclonica in rinforzo da ovest.
Il freddo peraltro durerà poco. Già da giovedì, a seguito dell’intrusione del vortice afromediterraneo, masse d’aria più miti risaliranno su tutta la Penisola, spazzando il freddo affluito in precedenza. Tuttavia, almeno sul Nord Italia il clima notturno resterà abbastanza rigido, anche per via dei cieli sgombri da nubi.
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